POLITICA
Brindisi al veleno. Romano e Gysin, la polemic(hett)a sul vino è servita: 'prima i nostri' e meno impatto ambientale
"Perché non prendere qualcosa di local e sostenere la nostra realtà? Questione di coerenza”, scrive Romano in merito al Prosecco bevuto dai Verdi. E Gysin: "A casa ho brindato con un bianco della Vini Rovio, facciamo pure vendemmia lì"

BELLINZONA – Prima i nostri… vini? Simpatica polemica fra Marco Romano e Greta Gysin sul vino consumato dai Verdi alla loro assemblea (ricordate quella del vino dell’UDC? In Ticino di questi tempi bisogna fare attenzione a che cosa si beve…).

Gysin viene ripresa in una foto con un bicchiere in mano e il popolare democratico commenta: “Dalla bottiglia sembra proprio prosecco (se sbaglio mi scuso): prodotto non propriamente locale, import sicuramente non privo di conseguenze ambientali. Perché non prendere qualcosa di local e sostenere la nostra realtà? Questione di coerenza”. Sarebbe un Prosecco Bio della Naturplan, a voler far nomi.

Viene travolto da una serie di contestazioni, della serie “e i jeans da dove vengono?”, finchè replica stizzito: “Non è contestazione, ma un'osservazione in difesa di una categoria rilevante del paese che produce e vende a livello locale. Oh cribbio, dal vostro fronte si puó commentare/discutere ogni azione, sull'altro bisogna tacere? L'abbiamo detto tutta la campagna: inizia dai piccoli gesti!”.

Gysin ribatte pubblicando un’altra foto e chiamando in causa Romano: “Visto che non lo conosce, aiuti anche tu Marco Romano a scoprire il fantastico mondo dei vini spumanti svizzeri? Ad esempio il sublime Blanc de blanc, di Gianfranco Chiesa della Vini Rovio, con cui domenica ho brindato in famiglia”. Della serie, all’assemblea forse non era made in Ticino, ma a casa si è scelto un prodotto nostrano. 

“Certo Greta: conosco molto bene e mi fa piacere se lo comprate e diffonde”, ribatte il popolare democratico. E Gysin la chiude: “Guarda, non ci limitiamo a comprarlo, lo beviamo pure e ogni anno almeno qualcuno della famiglia fa vendemmia con la Vini Rovio.”, anche se nei commenti successivi Romano si lamenta: “Non è un attacco, ma una domanda posta da professionisti del settore guardando le foto della feste. Crispas, nemmeno si può' più' chiedere...dopo che per tutta la campagna dal loro fronte si è giudicato tutto e di più...”.

Ad ogni modo, polemica chiusa tra i due che saranno compagni di deputazione? Parrebbe di sì, fino al prossimo… brindisi.

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