POLITICA
Regazzi: "Chiudiamo le discoteche, potremo tornare a ballare e divertirci quando saremo usciti dalla crisi sanitaria"
"Non mi sembra né un'attività prioritaria e men che meno indispensabile", si chiede. "Ogni volta bisogna mettere in quarantena un sacco di gente e sono costi importanti. Non possono garantire le misure sanitarie"

BERNA - Chiudere le discoteche, finchè il virus non sarà sotto controllo, dato che la positività di una sola persona può mandarne potenzialmente in quarantena altre 299, vedi i casi di Olten, Zurigo e, in Ticino, del Woodtsock. 

A ragionare su questa possibilità è attraverso i social il Consigliere Nazionale Fabio Regazzi. "Visto il ripetersi di casi di contagio nelle discoteche non sarebbe forse il caso di chiuderle? Non mi sembra né un'attività prioritaria e men che meno indispensabile. Una volta che saremo definitivamente usciti da questa crisi sanitaria si potrà tranquillamente tornare a ballare e a divertirsi ma per il momento credo davvero che sia meglio lasciar perdere...", scrive.

Qualcuno gli fa notare che ci sono persone che vivono grazie proprio ai locali notturni. "Sono d’accordo ma i casi si stanno moltiplicando ed è anche logico. E ogni volta che scoppia un caso bisogna mettere in quarantena un sacco di gente e questi sono costi importanti", ribatte il politico popolare democratico, per cui "il problema è che in una discoteca non si possono garantire le misure sanitarie e le conseguenze le paghiamo tutti".

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