BELLINZONA - "Sono d'accordo con Maurer, non dobbiamo cedere all'isteria". Marco Chiesa, commentando le misure del Consiglio Federale, si dice d'accordo con quanto detto da Ueli Maurer qualche giorno fa.
Chiesa guarda anche alla Lombardia. "Abbiamo conosciuto un'ondata dove i contagi arrivavano da Sud, con tante ospedalizzazioni. Al momento siamo in una situazione un po' più tranquilla rispetto ad altri Cantoni, anche se dovremo tener conto che anche in Lombardia i contagi stanno crescendo in modo importante. Questa sera Conte parlerà per l'Italia, alcune misure potrebbero interessarci. Dobbiamo eventualmente regolare alcuni flussi, in modo da non penalizzare nessuno. Ma servirebbe a poco mettere a posto alcune cose in Svizzera e poi metterci a rischio coi flussi transfrontalieri. Chiudere di nuovo? Vedremo l'evoluzione della pandemia e l'efficacia delle misure. In Ticino oggi abbiamo 150 casi, un dato preoccupante, anche se le ospedalizzazioni sono ancora rassicuranti. La Lombardia sta vedendo situazioni simili alla Svizzera Interna. Se ci sarà una situazione simile a marzo-aprile biosgnerà fare qualcosa. Ciò non significa penalizzare l'economia, dovremo convivere con questo virus, finchè non ci sarà un vaccino dovremo portare avanti redditi, famiglie, benessere, convivendo col Covid".
La collega socialista agli Stati Marina Carobbio dal canto suo spinge sul telelavoro. "Ma non si deve far sì che le donne debbano farsi carico sia del lavoro in home worinkg che dei bambini, è davvero difficile".
Si è parlato anche del tema quarantene. Ridurle in tempo? Per Carobbio devono essere gli esperti a dirlo. Il democentrista denota come possano essere un problema: "Per le piccole e medie aziende avere delle persone a casa in quarantena, senza sintomatologia e con test negativi, può avere un certo peso. Anche sui posti di lavoro".
Entrambi approvano l'aver un minimo comun denominatore a livello federale, pur con la possibilità dei Cantoni di andare oltre.