BELLINZONA - I socialisti ticinesi appoggiano le misure decise oggi da Berna, perchè la protezione della salute è basilare. D'altro canto, sono convinti che solo con misure concrete di aiuto economico i cittadini le accetteranno.
"Per il Partito Socialista Ticino proteggere la salute della popolazione è il modo migliore per evitare una crisi sociale ed economica di lunga durata. Il principio è semplice: le misure sanitarie indispensabili per la salvaguardia della salute pubblica devono essere accompagnate da misure economiche sufficienti per le persone direttamente e indirettamente colpite. Il PS Ticino accoglie pertanto con favore le misure annunciate oggi dal Consiglio federale, che rappresentano un passo nella giusta direzione", scrivono i due co-presidenti Sirica e Riget e il capogrppo in Parlamento Durisch.
"È però fondamentale che anche il Cantone si assuma la propria responsabilità e implementi delle misure di sostegno per i settori più colpiti". Il PS Ticino
rivendica quindi l'approvazione di una mozione dello stesso Durisch sulle prestazioni ponte Covid per chi è in difficoltà, lo sconto sugli affitti commerciali per i settori costretti alla chiusura,
come chiesto dalla mozione di Anna Biscossa, nonostante il no a livello nazionale e una base legislativa per introdurre gli aiuti per i casi di rigore e le misure a sostegno nel mondo
culturale, entrambi finanziati parzialmente dalla Confederazione.
"Queste tre misure sono urgentemente necessarie per salvaguardare il fragile tessuto socioeconomico del nostro Cantone ed evitare un’ondata di fallimenti e licenziamenti. Purtroppo fino ad ora la maggioranza PLR-Lega-PPD ha più volte rimandato la discussione di tali misure, ferme per quanto riguarda la prestazione ponte e gli affitti commerciali nella commissione della Gestione. Ora sussiste il rischio che lo stesso avvenga anche con gli aiuti per i casi di rigore e le misure culturali, per i quali il Consiglio di Stato dovrebbe presentare un messaggio entro le festività", proseguono i tre. "Come PS Ticino ci appelliamo alla responsabilità degli altri partiti di Governo ad agire con rapidità, smettendola di tergiversare sulle spalle delle persone e delle PMI in difficoltà ma trattando in maniera urgente – già al Gran Consiglio di settimana prossima – queste misure indispensabili per scongiurare il peggio. In alternativa proponiamo anche la
valutazione di una seduta straordinaria di Gran Consiglio, per garantire l’entrata in vigore degli aiuti per il 1 gennaio 2021".