ROMA - Oggi è il giorno X! Dopo cinque anni di attesa, di tira e molla, di polemiche, Svizzera e Italia firmeranno l'accordo fiscale! Le indiscrezioni che ieri parlavano di un incontro risolutivo hanno trovato riscontro e in mattinata verrà apposta la storica firma.
L'accordo, ricordiamolo, era stato parafato nel 2015, poi la firma era sempre slittata, anche a causa dei cambi di governo della vicina Penisola e dei termini che non convincevano. Le trattative avrebbero garantito al Ticino di incassare l'80% delle imposte prelevabili alla fonte, contro il 70% di cui si parlava originariamente, quel che resta sarà ristornato all'Italia. Aveva fatto molto discutere anche l'imposizione fiscale dei frontalieri, si è dunque creata una doppia soluzione. Per quelli attivi già ora in Svizzera, ci sarà il prelievo alla fonte in Svizzera e nessuna imposta in Italia, mentre per i nuovi pagheranno le imposte anche in Italia ma si vedrebbero dedurre la parte pagata in Svizzera, oltre a beneficiare di una franchigia di 10 mila euro. Rimane la questione ristorni: l'accordo parafato e mai firmato parlava di un'abolizione, si dovrebbe andare verso un periodo transitorio di 15 anni.
Nel pomeriggio a Bellinzona in conferenza stampa verrà presentato quanto firmato. Saranno presenti il Consigliere federale e capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis, il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta e, di ritorno da Roma, Daniela Stoffel.