BELLINZONA - A sinistra pare esserci l'intenzione di correre assieme per il Governo, ma non si è d'accordo sul numero di rappresentanti di ogni partito che compariranno in lista. E a destra? Lega e UDC uniti, con i due uscenti leghisti ricandidati. Manca solo la firma, parola di Norman Gobbi a La Domenica del Corriere. Per Piero Marchesi, presidente dell'UDC, invece, l'accordo ancora non c'è ma l'intenzione è comunque quella di unire le forze.
Gobbi ha parlato di contatti che hanno portato a una intesa. La formalizzazione arriverà. E si discuterà anche di nomi, di certo c'è che lui e Zali correranno ancora. La volontà è di allearsi anche per le Nazionali: il 2019 insegna, quando la Lega confermò i due seggi e Chiesa divenne Consigliere agli Stati.
Qualche mal di pancia esiste, non lo ha negato, in tutti e due i partiti. "Ma i frutti ci sono per consolidare un’area politica che, separata, non avrebbe la stessa forza nel portare avanti certe politiche".
Tutto fatto, dunque? Marchesi a La Regione non smentisce ma va cauto. "Nella riunione che abbiamo avuto con la Lega abbiamo confermato questa intenzione, cioè un’intesa per le elezioni cantonali, federali e possibilmente comunali sulla scorta di quanto già fatto negli scorsi appuntamenti elettorali. Ma tutti i dettagli andranno trattati in un secondo tempo perché a ora, ripeto, un accordo vero e proprio non c’è".
Cosa mancherebbe? Per il presidente dell'UDC la composizione delle liste, quindi il numero di candidati per ciascun partito, è tra le discriminanti fondamentali. Nel corso dei mesi non si erano mai nascoste le ambizioni di ambire a un seggio in Governo, a fianco della Lega. Le candidature sicure di Gobbi e Zali potrebbero avere un peso, dato che l'UDC disse di non volere una lista di accompagnamento.
A destra, come a sinistra la partita si gjocherà sui numeri?