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25.02.2022 - 11:520

Ghisletta: "Macché conflitto di interessi... Il controprogetto era un problema"

Il leghista ieri ha attaccato il socialista, che aveva ritirato la sua iniziativa per chiedere finanziamenti stabili all'OSI da parte di Cantone e Comuni, accusandolo di aver agito in modo poco etico

BELLINZONA – Macché conflitto di interessi, l’iniziativa che chiedeva di introdurre nella Legge sulla cultura una base legale per assicurare un finanziamento stabile all’Orchestra della Svizzera italiana (OSI) da parte del Cantone e da parte di tutti i Comuni ticinesi è stata ritirata perché sarebbe presumibilmente passato il controprogetto che avrebbe solo peggiorato la situazione. Raoul Ghisletta risponde alle accuse di Massimiliano Robbiani.

La presa di posizione di Robbiani

Il leghista sostiene che la decisione del socialista, poco prima del voto in Gran Consiglio sul tema, di ritirare l’atto parlamentare, sia nata perché “il Sindacato VPOD ha stipulato con l’OSI il Contratto collettivo di lavoro e sul sito del Sindacato si legge che il signor Ghisletta è responsabile di settore: Impiegati statali, Orchestra della svizzera Italiana, Polizia, Tutori”. Poco etico, secondo Robbiani.

Che ha aggiunto: “Si metta Ghisletta a fare crowfunding invece che inventarsi iniziative farcite di conflitti di interesse personali”. (leggi qui)

Ghisletta: "OSI, se ne riparlerà più avanti"

Il socialista ha ribadito, da noi interpellato, le sue motivazioni. “La soluzione avrebbe solo peggiorato la situazione. Tra l’altro, mi pare evidente che un sindacalista tuteli i posti di lavoro dei suoi associati. A meno che TiSin se ne frega… Se questo è un conflitto di interesse, si tratta di un termine che non potrà più essere usato in nessun caso”.

A preoccuparlo non era il rapporto di minoranza firmato dallo stesso Robbiani, che “avrebbe preso venti voti”, bensì quello di maggioranza della collega di partito Biscossa. “Ha cercato di mediare tra le parti: non si voleva introdurre la norma e si è passati agli inviti ai Comuni. Ma tra qualche settimana l’orchestra si sarebbe trovata con ancora più problemi. Mi sono consultato con il direttore del DECS, che è socialista, e con il presidente della fondazione, che invece è liberale, e ci siamo trovati d’accordo. Se fosse stato un buon compromesso, lo avremmo accettato. Così non era”.

Del tema si riparlerà, semmai, tra qualche mese. “Il contributo maggiore ora l’OSI lo riceve dalla SSR. Ma la destra, con anche lo stesso Robbiani e l’UDC, altro non fa che premere per ridurre i finanziamenti. E l’orchestra è l’’unico ente che viene aiutata in quel modo dalla SSR. Dunque, si può immaginare cosa potrebbe accadere, anche se mi auguro vivamente di no. Se vogliamo mantenere una offerta culturale di qualità, dobbiamo chinarci sui finanziamenti pubblici”.

"Prevenire era meglio ma almeno si è parlato del tema"

Ghisletta ha insistito su come il rapporto di Biscossa, se fosse passato, invece di migliorare lo status quo lo avrebbe peggiorato. “Ne ho parlato anche con lei, ma non ci sono strascichi tra noi. Quanto meno, l’argomento è stato tematizzato, si sono messe sul campo cifre e opinioni. Però era ancora un tema vago, non c’è stata la freddezza necessaria per affrontarlo. Peccato dover poi intervenire quando il problema ci sarà anziché prevenirlo? Sono d’accordo ma potrei citare molti esempi in questa legislatura dove è stato così, dall’ambiente a tematiche sociali. D’altra parte è un istinto dell’uomo, per cui non condanno troppo”.

Intanto il PS ha invitato i suoi consiglieri comunali a fare interpellanze nei vari comuni per capire chi sarebbe eventualmente disposto a dare contributi volontari all’OSI. “Quelle elargite sinora sino cifre irrisorie, sia dal Comune di sede che dagli altri, in molti Cantoni è diverso. Se venisse meno il contributo SSR sarebbe un problema serio. Ma come altre volte non si sono voluti toccare i Comuni”.

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