BELLINZONA - Ci sarà alleanza a destra, ovvero Lega e UDC correranno assieme? Secondo Norman Gobbi, sicuramente. Per il presidente democentrista Piero Marchesi, è tutto in via di definizione, anche se l'intenzione è quella. Ma ora l'annuncio di voler combattere la tassa di collegamento da parte proprio di Marchesi potrebbe essere un problema...
Quel che vorrebbe l'UDC
L'UDC desidererebbe poter correre per il Consiglio di Stato con possibilità di avere un proprio candidato eletto. La Lega rimetterà in lista i due uscenti, Zali e Gobbi, rischiando di diminuire in modo molto sensibile le chance di un democentrista. I numeri, infatti, rientrerebbero nei criteri decisivi per far accettare o meno l'alleanza da parte UDC (leggi qui).
Marchesi: "Io? Perchè no..."
Oggi, interpellato dal Corriere del Ticino, Marchesi ha detto di essere disponibile a correre lui stesso per Bellinzona, nonostante sia già presidente di partito, Consigliere Nazionale, sindaco del suo comune ed anche imprenditore. Una sfida che lo stuzzicherebbe.
"Sulla tassa decida il popolo"
Il Gran Consiglio ha dato in settimana il via libera alla tassa di collegamento, una decisione che non piace ai democentristi. "Un referendum sulla decisione del Parlamento non avrebbe senso perché ributterebbe la palla nel campo del Gran Consiglio, che ha già dimostrato di non voler agire. Intendo proporre al partito il lancio di un’iniziativa popolare che chieda l’abolizione della tassa di collegamento. Il Parlamento non vuole decidere? Allora lo faccia il popolo", ha detto.
Una tassa che colpisce per il 70% i ticinesi e non i frontalieri, come era stato detto, ha precisato. E anche se si tratterebbe di un voto contro un balzello voluto da Zali, è convinto che il Consigliere di Stato, da persona intelligente, accetterebbe la decisione popolare. I due partiti sono in disaccordo sul tema tasse. "Con la Lega abbiamo molti temi in comune sui quali assieme lavoriamo, su altri, come la tassa di collegamento, siamo su posizioni differenti. Lo sappiamo e rispettiamo le nostre differenze. Se la pensassimo sempre uguale saremmo un partito unico".