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07.12.2022 - 14:590

Boom di abbandoni dei posti di apprendistato, Robbiani: "Cosa fa chi lascia?"

Il leghista interroga il Governo in merito ai numeri emersi dallo studio di Fill-Up, dove emerge che il 36% dei ragazzi lascia il suo posto prima della conclusione della formazione. "Quali sono le professioni maggiormente colpite?"

BELLINZONA - In Svizzera gli abbandoni degli apprendistati sono un numero elevato che tocca cifre ancora più preoccupanti in Ticino, dove addirittura sono il 36% coloro che per motivi vari lasciano senza aver raggiunto il titolo di studio (contro il 23% nazionale).

"Le priorità aziendali degli ultimi anni sono state rivolte principalmente a problematiche urgenti come la gestione della pandemia, l’approvvigionamento del materiale e le difficoltà dell’esportazione, trascurando quelle legate al personale e alla formazione", così aveva commentato Fill-Up, una realtà privata in Svizzera a offrire un servizio di sostegno diretto all'apprendistato, che aveva ravvisato anche "una incapacità di comprendersi tra l'azienda e il giovane in formazione. Le aziende non hanno le risorse necessarie, sia in termini di tempo che di competenze, per accompagnare i giovani nativi della generazione Z; esatto accompagnare e non formare, perché è qui che si fa la differenza. L'approccio tradizionale - per intenderci "a me hanno insegnato così ed è funzionato e quindi deve funzionare anche con te" - non porta al successo ma va a demotivare ulteriormente una generazione che ha bisogno di persone di riferimento che credono in loro e che gli diano la possibilità di sperimentare". Inoltre le "aziende non hanno tempo e risorse da dedicare alla formazione dei giovani, i quali a loro volta non hanno le basi necessarie per poter affrontare un percorso formativo che non è per nulla scontato" (leggi qui).

Al di là delle motivazioni addotte da Fill-Up, che ha pubblicato lo studio, si tratta di cifre che fanno riflettere e non lasciano indifferenti i politici. Massimiliano Robbiani ha così deciso di interrogare il Governo, per capire quali sono a suo avviso i motivi, sottolineando peraltro che la maggior parte dei licenziamenti avviene durante il primo anno di apprendistato. Vuole saperne di più su che cosa succede a chi lascia l'apprendistato, l'identikit di chi fa quella scelta, sia come sesso che come professione, e come si pongono le aziende in merito.

"Sicuramente la situazione economica attuale non aiuta alle aziende formatrici a trovare le risorse necessarie per dedicarsi maggiormente alla formazione dei nostri giovani, che purtroppo, ne subiscono le conseguenze", concede il leghista, che vuole sapere:

"Come valuta il Consiglio di Stato questi dati preoccupanti?

L’orientamento professionale è ancora efficiente e in quale misura riesce a sensibilizzare i nostri giovani sulla strada da prendere per il loro futuro?

Quali sono le professioni maggiormente colpite?

Chi abbandona l’apprendistato, trova subito un'altra occupazione? Se si, nello stesso settore? Se no, cosa fa?

Quanti sono i giovani che dopo aver abbandonato l’apprendistato, hanno ripreso gli studi a tempo pieno?

Vista la crisi economica in atto, le aziende si trovano sempre più in difficoltà a formare, in moto adeguato, gli apprendisti?

Quanti ragazzi, al termine dell’apprendistato, sono poi assunti definitivamente dalla ditta formatrice? 

Sono più i ragazzi o le ragazze che abbandonano anticipatamente l’apprendistato?".

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