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04.05.2023 - 08:450

I Verdi Liberali: “San Gottardo a pedaggio”

I deputati Massimo Mobiglia e Sara Beretta Piccoli portano il tema sul tavolo del Governo: “Introdurre un sistema di pagamento o prenotazione ridurrebbe le code e migliorerebbe la qualità di vita delle valli circostanti”  

BELLINZONA - Il tema del traffico nel San Gottardo è sul tavolo della politica da decenni. Diverse iniziative accettate dal popolo, come quella cosiddetta “delle Alpi”, che intendeva stabilire un numero massimo di veicoli pesanti, oppure il raddoppio del tunnel autostradale, non hanno mai avuto seguito. La questione è sicuramente d’interesse pubblico e ha carattere d’urgenza: il transito attraverso le alpi, col conseguente inquinamento ambientale e fonico, influisce negativamente sulla salute degli abitanti, non solo delle valli, ma di tutto il Ticino, da Airolo a Chiasso. Sono dunque necessari provvedimenti, a maggior ragione se si considera che è previsto addirittura un aumento dei veicoli in transito.

A chiederlo, i deputati dei Verdi liberali Massimo Mobiglia e Sara Beretta Piccoli, che con un’interpellanza hanno deciso di portare la questione sul tavolo del Consiglio di Stato.

“Con grande risalto mediatico - scrivono nell’atto parlamentare - nelle ultime settimane sono state avanzate delle proposte per ridurre le code chilometriche ai portali del tunnel autostradale del San Gottardo, che contemplano già una serie di misure per evitare problemi alla popolazione locale, nonché al secondo asse di attraversamento, il San Bernardino”.

Dalle colonne del Blick, ad esempio, la consigliera nazionale zurighese dei Verdi liberali Corina Gredig ha proposto un sistema con pedaggi. Nei giorni di punta, quando il traffico è ai massimi, come a Pasqua o durante i ponti dell’Ascensione e Pentecoste, l’accesso al tunnel autostradale dovrebbe essere consentito solo tramite pedaggio, con una tariffa base di 20 franchi a tratta. Con un sistema progressivo secondo il quale maggiore è il traffico, più costoso sarà l’attraversamento del tunnel. Secondo la consigliera nazionale non sarebbe necessario modificare la costituzione per introdurre un simile sistema di pedaggio, e starebbe preparando una proposta in Parlamento, che prevede anche alcune deroghe per i residenti e le imprese locali.

Di recente, all'unanimità, il Parlamento cantonale di Uri ha approvato una mozione che chiede, tra le altre cose, di introdurre un sistema di prenotazione digitale per i mezzi in transito come condizione per attraversare il traforo autostradale. L'atto parlamentare, di fatto, chiede così al Governo cantonale di elaborare un'iniziativa da sottoporre poi - essendo le autostrade gestite a livello nazionale - al legislativo federale. La proposta auspica l'introduzione di “slot”, ossia un sistema di prenotazione online che permetta il transito in precise finestre orarie.

In parallelo l’Ufficio federale delle strade sta preparando un rapporto sulle possibili migliorie della gestione del traffico al tunnel autostradale. Sul tema si sono chinate altre personalità politiche dell’arco alpino, come il consigliere nazionale urano Simon Stadler (Centro), che, in attesa del citato rapporto, ha illustrato quali potrebbero essere i possibili scenari futuri per non penalizzare la popolazione locale e gli abitanti dell’asse del San Bernardino. Come Gredig, anche Stadler è convinto che si possa trovare una soluzione compatibile con l’accordo con l’Unione Europea sul trasporto terrestre ed è fiducioso che il popolo e la maggioranza dei Cantoni sarebbero d’accordo se si troverà una soluzione che dovesse richiedere un emendamento costituzionale.

Ciò premesso, i deputati Mobiglia e Beretta Piccoli chiedono al Consiglio di Stato:

- Cosa ne pensa il Consiglio di Stato dell’introduzione di un sistema pedaggio o di prenotazione per il transito attraverso il tunnel del San Gottardo per ridurre le code chilometriche e migliorare la qualità di vita delle valli dove sono ubicate le vie di transito internazionale?

- In caso negativo, propone altre idee per ottenere lo stesso risultato?

- In caso positivo, si impegnerà, assieme ad altre autorità cantonali, per caldeggiare una proposta? O si impegnerà a trovare, in accordo con le Autorità Federali, una soluzione che non penalizzi il San Bernardino e la popolazione ticinese?

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