Brenno Martignoni: “Rabadan, quo vadis?”

A seguito della notizia delle dimissioni in blocco di quattro membri del Comitato Rabadan (LEGGI QUI), il Consigliere comunale di Bellinzona Brenno Martignoni Polti interpella il Municipio.

Pubblichiamo il testo dell’interpellanza inoltrata questa mattina.

"I media di oggi riportano gli esiti - a dir poco preoccupanti - dell’Assemblea Rabadan di ieri sera, lunedì 9 ottobre.

A seguito di divergenze e malesseri che serpeggiano ormai da qualche tempo, sono state rassegnate ulteriori dimissioni a raffica. A lasciare sono stati il vicepresidente Mauro Bissolotti e il responsabile degli eventi Paolo Deprati, organizzatore un anno fa, a Bellinzona, dell'Assemblea della Federazione carnevalesca svizzera.

Questi due nomi, si aggiungono a quelli di Isotta Bertinelli (entrata in comitato nemmeno un anno fa come responsabile dei social) e Giovanni Todeschini.

Ecco le domande sottoposte al Municipio:

- Cosa sta succedendo ai vertici di questa manifestazione cardine per la nostra Città con risonanze ben oltre le mura?

- Non ritiene il Municipio che debba intervenire per accertarsi della tenuta organizzativa, a meno di quattro mesi dall’edizione 2024?

- La manifestazione muove poco meno di 200.000 persone e ha un budget attorno ai 2 milioni di franchi. Questo Esecutivo, dica come si è attivato, a supporto degli organizzatori, in questa alea polemica, partita da lontano, dato che pure nel 2022, vi furono abbandoni polemici?

- Al di là di proclami che lasciano il tempo che trovano, per la Città non è forse arrivato il momento di studiare nuove modalità per ancorare e assicurare il nostro Carnevale secolare e attualizzarlo a trecentosessanta gradi?

- Sono già state, ad esempio, prese in considerazione opzioni inedite di “joint venture” tra pubblico e privato?

- Il Municipio è sicuro che gli appalti e i sotto appalti degli spazi in Città rispecchino una visione moderna e aperta?

- Da questo profilo, vi è una volontà di rivalutazione delle questioni logistiche connesse alle chiusure “poliziesche” delle aree urbane, rendendo la festa un vero momento accessibile a tutti?

- Rabadan non dovrebbe essere di tutte e di tutti, invece che ad appannaggio e sotto il controllo esclusivo di pochi?".