BELLINZONA - Se prima i costi apparivano troppo bassi, adesso si è andati oltre, senza nemmeno presentare più possibilità, dal meno caro al più caro. Il credito di 27 milioni per le Scuole nord di Bellinzona non convince la politica, tanto che in Commissione della Gestione è passato con soli 5 favorevoli contro 4 contrari. Le criticità sottolineate sono state molte.
In primis, i risultati dello studio di pianificazione scolastica commissionato alla ditta Basler & Hofmann arriveranno solo dopo la votazione in Consiglio comunale, un dettaglio che non piace ai politici, come riferisce La Regione. Inoltre, è già stata rilasciata la licenza edilizia e sono stati firmati alcuni contratti con dei fornitori, prima che il credito ricevesse il semaforo verde. Il si al messaggio potrebbe, viste le spaccature, in dubbio.
Contestato anche il metodo con cui si vorrà ristrutturare completamente il comparto, senza prendere in considerazione la modularità flessibile, al contempo non ci sarà una riqualifica, come si desiderava, del piazzale esterno, dove si desideravano degli spazi verdi. Le aule al blocco A sono ritenute sottodimensionate, e non piace il centro extrascolastico al quarto piano.
Al di là delle singole contestazioni edilizie e architettoniche, ai commissari sembra troppo passare dai 13,7 milioni di cinque anni fa ai quasi 7 richiesti oggi. Il desiderio sarebbe che il Municipio avesse portato diverse idee, in ordine di spesa.
E a non piacere è la modalità di lavoro dello stesso Esecutivo, ritenuto omertoso, approssimativo, ricco di omissioni e silenzi, anche a causa dei passi, come la licenza edilizia e i contratti firmati, già intrapresi prima di un voto non scontto.
In Gestione, hanno detto sì al rapporto di maggioranza a favore i liberali Lo Russo, relatore di maggioranza, Gada e Zanetti e Boscolo e Malacrida Nembrini di Unità di Sinistra, mentre contrari sono stati il Centro con Pedroni, l'UDC con Martignoni Polti e Gobbi e l'MPS con Sergi, che ha preparato un messaggio di minoranza. Dubbi anche nella Commissione edizilia: hanno firmato con riserva Minotti e Genetelli dell'UDC, non ha firmato la verde Petralli mentre hanno detto sì i rappresentanti di PLR e Centro. I liberali dunque sembrano schierati a favore del credito, contrari sia da destra che dalla sinistra dell'MPS, nel Centro non c'è unità. Una unione che non pare esserci nell'intero Legislativo: si prevedono dunque scintille.