"Ticino, ascoltaci". Le persone con disabilità si rivolgono al mondo politico

BELLINZONA - In Ticino sono ancora presenti numerosi ostacoli per le persone con disabilità, che li hanno portati all'attenzione del mondo politico con una risoluzione che si articola in 35 punti, approvata ieri nel corso della prima sessione parlamentare cantonale delle persone con disabilità.

La particolare seduta, voluta dall’Ufficio presidenziale e dai Servizi del Gran Consiglio del Cantone Ticino nell’intento di approfondire diversi aspetti sull’inclusione delle persone con disabilità nella società ticinese, ha visto la partecipazione di 31 persone con disabilità ed è stata condotta da Nadia Ghisolfi, presidente dell'UP lo scorso anno.

La risoluzione, dal titolo “Disabilità e inclusione: adesso!”, che contiene 35 punti che toccano concretamente la vita delle persone con disabilità e sarà ora trasformata in diverse Petizioni formali che saranno inoltrate a diversi Municipi, al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio.

Tra le rivendicazioni toccate, su cui si chiede un impegno politico deciso, c'è l'intentivazione della sperimentazione a livello cantonale e comunale del voto elettronico, il garantimento delle risorse necessarie per salvaguardare le disponibilità di adeguato personale specializzato nelle scuole per il sostegno di giovani con disabilità durante il percorso scolastico, la formazione professionale e il passaggio al mondo del lavoro, la semplificazione delle procedure e la velocizzazione delle decisioni dell’Assicurazione invalidità e delle Prestazioni complementari, oltre che alla sempre presente accessibilità agli spazi pubblici (marciapiedi, trasporti, edifici pubblici) e in una certa misura anche a quelli privati.