BELLINZONA - “Questa guerriglia non fa bene al Paese”. Norman Gobbi entra a gamba tesa nel dibattito sulla crisi nei rapporti tra Consiglio di Stato e partiti di Governo. Il ministro e coordinatore della Lega ha detto la sua in un articolo pubblicato sull’edizione di sabato della Regione, con un duro affondo nei confronti di Alessandro Speziali e Fiorenzo Dadò.
“Un collega (Claudio Zali, ndr) - scrive Gobbi - ha denunciato in Gran Consiglio una preoccupante strategia di delegittimazione del Consiglio di Stato: come dargli torto? Leggiamo sui media che il presidente del Centro e quello del Plr, di concerto con altri esponenti dei partiti di governo, attaccano con colpi bassi e senza sconti l’esecutivo e i suoi membri. È inaccettabile e pericoloso, la gente è sconcertata”.
“Se i partiti di governo vogliono togliere la fiducia ai consiglieri di Stato - prosegue il direttore del DI - hanno una sola strada da percorrere, una solamente: raccolgano le firme per revocare l’esecutivo come prevede la Costituzione all’articolo 44”.
Ma nella riflessione di Gobbi sul quotidiano bellinzonese, non c’è solo benzina. Il Consigliere di Stato, infatti, propone una tregua. O per meglio dire un patto che porti a stemperare le tensioni e a ricostruire un rapporto tra le parti: “Nel mio piccolo (ognuno la interpreti come vuole) mi permetto di proporre, sperando di avere più successo di quanto di simile è stato proposto a livello federale, un po’ di camomilla accompagnata da una decisa e forte pressione sul tasto “reset”, mettendo fine alle polemiche che un giorno sì e l’altro pure infestano la politica e non solo. Si torni a dialogare con rispetto e intenti costruttivi, mettendo da parte risentimenti, eccessi di protagonismo e di vanità. Il Paese ne ha bisogno”.