POLITICA
Il Governo conferma le nomine in 'job sharing' al DECS. Carobbio difende Berger: "No ad attacchi personali"
La ministra: “Chiunque venga attaccato personalmente ha la mia solidarietà dal punto di vista umano. Scagliare pietre contro funzionari dello Stato è troppo facile ed è scorretto"
TiPress/Alessandro Crinari

BELLINZONA – Indietro non si torna. Il Consiglio di Stato ha confermato le nomine di Mattia Pini e Désirée Mallè alla direzione in “job sharing” della Sezione dell’insegnamento medio superiore (Sims). Lo ha detto oggi in Gran Consiglio la direttrice del DECS Marina Carobbio, rispondendo alle interpellanze sul caso presentate dall'MPS e da Avanti.

Le nomine sono state annullate dal Tribunale amministrativo, ma il Governo tira dritto. “Dopo una nuova verifica dei requisiti e delle competenze dei candidati selezionati – ha detto Carobbio – è stata confermata l’idoneità dei capisezione nominati a ricoprire la funzione”. Uno dei candidati scartati, ricordiamo, aveva ricorso contro la nomina sollevando diverse questioni procedurali.

“L’autorità di nomina – ha spiegato Carobbio, come riporta il sito della Regione – ha preso una nuova decisione previa verifica dell’idoneità dei due candidati prescelti, dimostrata anche singolarmente, con particolare attenzione all’ambito gestionale, giungendo alla conclusione di riconfermare la propria nomina”.

La consigliera di Stato ha anche accennato, in entrata, a un altro caso che coinvolge il suo Dipartimento: quello dei tredici aspiranti docenti di italiano nel medio superiore a cui è stato comunicato che, nonostante l’abilitazione, non verrà assegnata nessuna ora di insegnamento. Caso che ieri ha dato spunto a un atto parlamentare firmato dai vertici del PLR con il quale si chiede al Governo se ha ancora fiducia nel responsabile della Divisione scuola Emanuele Berger.

“Chiunque venga attaccato personalmente ha la mia solidarietà dal punto di vista umano. Scagliare pietre contro funzionari dello Stato, dai capisezione Sims, al capodivisione, contro persone che non possono difendersi è troppo facile ed è scorretto. Quelle pietre andrebbero usate diversamente per costruire qualcosa tutti assieme e concentrare l’attenzione sulle sfide da affrontare che toccano la scuola”.

In ogni caso, ha aggiunto, “alla luce di criticità emerse nelle ultime settimane, ho deciso di procedere a un’analisi di alcuni aspetti strutturali e di alcuni processi interni al Dipartimento per migliorare efficacia, qualità e trasparenza. E se l’analisi dovesse evidenziare responsabilità, anche queste verranno affrontate con la dovuta serietà”.

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