Sanità
04.12.2017 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Incredibile! Nasce senza un piede e una mano. "Il ginecologo lo sapeva e non ce l'ha detto. Ci ha chiesto cosa sarebbe cambiato!"
Una storia pazzesca ci è stata raccontata da un mamma, orgogliosa. "Il mio bambino è speciale. Però il ginecologo prima non ha ammesso di saperlo, poi abbiamo visto la cartella clinica e c'era scritto che se ne era accorto alla 16esima settimana. Sapendolo saremmo stati più pronti"
LOCARNO – È nato senza un piedino e senza una manina, e non c’è una spiegazione: in due anni e mezzo la protagonista di questa incredibile storia ha portato il suo bimbo da molti medici e non ha avuto un parere univoco. Quello più gettonato è che si siano formate in gravidanza delle biglie amniotiche. Non è nulla di genetico, perché la secondogenita, un anno e quattro mesi, non ha problemi.
Ma ciò che più ha dell’assurdo è che il ginecologo, pur sapendolo, non aveva informato la famiglia del fatto che il piccolo sarebbe nato così. “Per noi non sarebbe cambiato nulla ma saremmo stati più pronti”, racconta con orgoglio la mamma, che parla della protesi che il bambino mette da solo. “Per noi l’amore è sopra ogni cosa. Però nessuno ci ha mai chiesto scusa, abbiamo trovato solo tanta arroganza”.
Il tutto inizia quando, con grande gioia, lei e il marito scoprono la gravidanza (la redazione conosce i nomi, anche del ginecologo).
Cambia ginecologo dopo la prima visita perché la prima scelta le appare troppo fredda, e si rivolge a un altro professionista. Tutto va bene, scoprono che sarà un maschietto. “Ma l’ecografia morfologica?”, domanda al medico. “Avrebbe dovuto fartela l’altra”, ribatte lui. “Se c’è qualcosa che non va ce lo avrebbe detto”, si dice la coppia.
Tutto prosegue nel migliore dei modi sino alla 37esima settimana, quando la futura mamma ha delle contrazioni e va al pronto soccorso, dove viene tranquillizzata e mandata a casa. “La mattina dopo non mi sento ancora bene e decido di andare dal mio ginecologo perché quando in bagno mi ero accorta di aver perso delle macchie marroncini. Vado subito da lui, mi visita e mi dice di andare a casa a rilassarmi perché il travaglio sarebbe potuto partire subito o dopo qualche giorno. Delle macchie mi dice che sono normali e di stare serena...”, ci racconta.
Lei non è tranquilla, è e a casa con la mamma. Le contrazioni si avvicinano, vuole fare una doccia dopo aver parlato con la levratrice ma… "sento un dolore atroce e all'improvviso comincio a perdere tanto sangue. Corriamo in clinica Santa Chiara di Locarno: ho perso tantissimo sangue a casa e durante il tragitto non capisco bene cosa stesse succedendo”.
Le levratrici la mandano immediatamente in sala operatoria. “Il mio cucciolo è nato il 19 giugno 2015 alle 18.26 con un cesario d'urgenza per un distacco di placenta. Abbiamo rischiato la vita entrambi, ma per fortuna siamo vivi tutti e due. Ma è nato senza la manina e senza il piedino sinistro”.
Nessuno lo aveva detto ai genitori. “In clinica mio marito ha chiesto al ginecologo se non l'aveva visto e lui arrogantemente ha risposto che se anche l'avesse visto, cosa sarebbe cambiato?”. Per loro, ci risponde, niente. Hanno affrontato con coraggio la situazione, il bambino è sanissimo per il resto.
“Se fossimo stati avvisati, tutto sarebbe stato diverso. Mi sarei goduta meglio i primi mesi del mio bambino. Questa negligenze del ginecolog mi ha tolto i momenti più belli con lui perché ho allattato solo due mesi e mezzo perché non stavo bene e pensavo di essere io il problema perché il piccolo piangeva spesso. E io, ovviamente, con tutti i problemi che stavamo affrontando, mangiavo poco o niente e pensavo che il mio latte non fosse abbastanza per lui”, che “è sanissimo, vivace, stupendo come qualsiasi altro bambino. È un bambino speciale”, dice la mamma.
La coppia ha scoperto che in realtà il ginecologo ha detto solo bugie. Dopo aver detto di non sapere che il piccolo sarebbe nato senza una mano e un piede, un avvocato fa sì che la famiglia abbia la cartella clinica della mamma. La ricevono dopo cinque mesi, c'è scritto che lui, a 16 settimane, "aveva visto due gambe, due braccia e un piede! Ma a noi non ha mai detto niente. Un errore gravissimo e non ci ha mai chiesto scusa. Niente: solo arroganza e bugie”.
È quello che fa loro male. Il bambino a 14 mesi ha imparato a camminare, e porta una protesi al piede. I genitori sono fieri di lui, e la seconda gravidanza, da cui è nata una bimba, è andata bene. Si sono rivolti a un altro ginecologo.
Rimane quel dubbio, “doveva dircelo”. Come è stato possibile?