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29.11.2022 - 08:580

Terremoto in casa Juve: il CdA si dimette in blocco. Lascia anche Agnelli

Dopo 12 anni, il presidente bianconero abbandona il vertice del Club, insieme a Nedved e Arrivabene: “Stiamo affrontando un momento delicato e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme”

TORINO - Nel consiglio straordinario della società bianconera tenutosi alla Continassa, il consiglio di amministrazione della Juventus ha presentato in blocco le proprie dimissioni, compreso il presidente Andrea Agnelli, in carica dal 19 maggio 2010. Lasciano anche il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Heywood.

La decisione unanime per il passo indietro arriva a seguito del coinvolgimento dell'organo nell'indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e per via delle ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l'assemblea degli azionisti (fissata ora per il 27 dicembre). Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato. Decisive, secondo le prime ricostruzioni, le contestazioni della Consob sulle plusvalenze.

Come si legge nel comunicato pubblicato dal club bianconero, “Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o “Juventus”), riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter TUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus. Con riferimento alle criticità relative alle c.d. 'manovre stipendi' realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi".

Agnelli ha infine salutato i dipendenti con una lettera in cui rivendica "i risultati straordinari" conseguiti nei 12 anni della sua presidenza, tra cui cita lo Stadium, i 9 scudetti consecutivi tra gli uomini e i 5 tra le donne. Tra i rimpianti, invece, le finali di Champions. "Stiamo affrontando un momento delicato societariamente — spiega — e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità a una nuova formazione di ribaltare la partita. Siamo abituati per storia e Dna a vincere. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore".

 

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