LUGANO – "Sono allibita. In ballo ci sono famiglie, le giocatrici e il buon nome di Lugano. Non capisco come questa persone abbia potuto farci una cosa simile". Sono parole di incredulità quelle che la CEO dell'Hockey Club Ladies Lugano, Flavia Petrimpol, ha rilasciato a Ticinonews in merito alla vicenda che ha portato all'arresto per reati finanziari (vedi articoli suggeriti) del presidente delle bianconere, entrato in carica nel maggio scorso.
Il 44enne italiano ha da tempo messo in scena la stessa strategia: rilevare società in "crisi" e contrarre debiti che mai avrebbe pagato. Un modus operandi che si è ripetuto nel tempo facendo fallire a cascata aziende su aziende. "Ha sempre detto - dice Petrimpol - di non preoccuparsi e che i soldi sarebbero arrivati. Potevamo aspettarcelo? Con il senno di poi siamo tutti bravi, ma le cose non stanno così".
Al procuratore pubblico il compito di condurre l'indagine e gestire la posizione del 44enne. Al momento, però, la cosa che più preoccupa è il futuro delle Ladies, la cui sopravvivenza è a forte rischio. "Dobbiamo trovare al più presto tra i 50mila e i 100mila franchi. Altrimenti, possiamo dire addio alla stagione. Lancio un appello alla popolazione: aiutateci, fateci cominciare la stagione. Le ragazze hanno voglia di giocare. Mi piange il cuore a vederle così. Lunedì sarà il termine ultimo".