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14.02.2017 - 13:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Un polo sanitario forte per la Nuova Bellinzona

di Simone Gianini

È ancora degli scorsi giorni la cassandra di taluni politici, secondo cui nel Bellinzonese sarebbe in atto uno smantellamento dell’offerta sanitaria pubblica. Se ad inizio legislatura concreti campanelli d’allarme hanno spinto autorità locali, operatori del settore, partiti e cittadinanza ad attivarsi per scongiurare che ciò accadesse, i progetti ora in corso lasciano ben sperare che la Nuova Bellinzona possa durevolmente contare su uno dei pilastri, su cui è previsto che venga costruita: un polo sanitario forte. Ciò sarà possibile non solo grazie all’imminente realizzazione di sei nuove sale operatorie e alla creazione del centro cantonale per la medicina specialistica ambulatoriale pediatrica presso l’attuale Ospedale San Giovanni, ma anche con il futuro spostamento dell’intera sua offerta alla Saleggina, con la costituzione di un polo biomedico attorno alla nuova sede dell’IRB e con il potenziamento della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS). Nel breve-medio termine sarà importante garantire sufficiente funzionalità all’attuale ospedale per svilupparvi le competenze che è previsto vengano ulteriormente potenziate e mantenere quelle che già oggi vi vengono offerte. Sul medio-lungo periodo, la visione è invece quella di un suo trasferimento in zona Saleggi, permettendo così di accogliere il futuro ospedale pediatrico cantonale e ulteriori campi di attività nella medicina di punta. Non meno importante sarà lo sviluppo del polo di ricerca biomedica, garantito da eccellenze già oggi presenti sul territorio e affiliate all’USI come l’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) e l’Istituto oncologico di ricerca (IOR) che troveranno nuovo spazio presso la sede in via di costruzione all’ex campo militare. Il terzo pilastro è costituito dalla formazione medica (con la costituzione della facoltà di scienze biomediche che si poggerà anche sulle strutture sanitarie e di ricerca del Bellinzonese), ma pure da quella sociosanitaria. In questo senso, lo sviluppo del Centro professionale sociosanitario di Giubiasco con la prevista costruzione – ad un passo dalla Saleggina – di una ventina di nuove aule, un’aula magna, una nuova mensa e una palestra tripla per concentrarvi anche la formazione di operatore socioassistenziale e, un domani, quella superiore in cure infermieristiche sono segnali non certo di smantellamento, ma di fiducia verso un polo sanitario forte per la Nuova Bellinzona. di Simone Gianini, municipale, candidato PLR al Municipio della Nuova Bellinzona
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