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16.11.2018 - 12:020

"Noi, una noce in mezzo all'Europa che prospera per gli accordi internazionali. Iniziativa attraente ma poi..."

Rocco Cattaneo sull'autodeterminazione: "metterebbe a rischio molti posti di lavoro perchè le aziende sarebbero scoraggiate nel valutare futuri progetti. E noi siamo liberi di decidere cosa ratificare"

di Rocco Cattaneo*

NO a un isolamento del nostro Paese dal resto del mondo, NO a una chiusura a riccio. Con questo slogan combatto la pericolosa iniziativa per l’autodeterminazione, che vi chiedo di respingere il prossimo 25 novembre. 

L’iniziativavuole che la Costituzione prevalga sul diritto internazionale, mette in discussione gli accordi internazionali che non sono stati approvati dal popolo e chiede addirittura di adattarli o “se necessario” denunciarli, nel caso fossero in conflitto con il nostro diritto. 

Come spesso accade ci troviamo di fronte ad una richiesta dell’UDC a prima vista attraente ma se poi si scava risulta essere priva di buon senso. Prima di tutto bisogna pensare che la Svizzera è una noce in mezzo all’Europa. Ciò malgrado,grazie alla tessitura di relazioni internazionali ha saputo instaurare negli anni oltre 5000 accordi internazionali, che hanno contribuito all’attuale benessere del nostro Paese. 600 di questi sono legati agli scambi economici e permettono a oltre 97'000 imprese svizzere di esportare nel resto del mondo. Per la Svizzera l’accesso al mercato mondiale è di vitale importanza: 1 franco su 2 lo guadagniamo grazie alle esportazioni. 

Accettare l’iniziativa vuol dire mettere a repentaglio accordi presenti e futuri. Ma soprattutto significherebbe creare incertezza nel diritto: un fattore negativo che scoraggerebbe le aziende nel valutare la realizzazione di futuri progetti. Tutto ciò di riflesso metterebbe in serio pericolo moltissimi posti di lavoro.

I sostenitori dell’iniziativa invocano con grandi parole la supremazia della nostra Costituzione e la necessità di ridare al Paese autodeterminazione. Ma tutto questo è illusorio perché noi siamo sempre stati liberi di decidere quali accordi ratificare e quali no! Per esempio,l’accordo sulla libera circolazione approvato dal popolo nel 2000 e che ora verrà nuovamente messoa giudizio popolare. Ecco un esempio che dimostra che a tutt’oggi il nostro livello di autodeterminazione è ottimo e preso da modello da moltissimi paesi. 

Questa iniziativa va bocciata perché crea confusione, incertezza e mette in pericolo la nostra democrazia diretta. Oltre a ciò, minaccia il futuro sviluppo economico del Paese e la nostra occupazione.

L’iniziativa vuole agire in maniera drastica nei confronti degli accordi internazionali e vuole indurre la Svizzera a chiudersi a riccio. Votiamo quindi NO il 25 novembre!

*Consigliere Nazionale PLR

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