BERNA – La commissione Helsinki, una commissione indipendente del Governo americano, ha mosso pesanti accuse nei confronti della Svizzera. A detta degli americani, nella nostra Nazione “sono nascosti gli averi di Putin e delle persone a lui vicine”.
Accuse, queste, che il Consiglio Federale ha respinto al mittente: “Il Governo respinge con la massima fermezza le affermazioni della commissioni e lo abbiamo fatto sapere al Governo statunitense”. Cassis ha espresso “sorpresa e disappunto” durante un colloquio telefonico con il segretario di Stato Blinken.
“La Svizzera - continua una nota della Confederazione – sta applicando tutte le sanzioni nei confronti della Russia e non abbiamo niente da rimproverarci”. Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis: “Respingiamo le insinuazioni politicamente inaccettabili e aspettiamo una rettifica immediata da parte dell’America”.