TRIBUNA LIBERA
Tagli al settore disabilità, Danilo Forini: “Un’assurdità
Il direttore cantonale di Pro Infirmis: “Mi chiedo se votando il Decreto Morisoli i cittadini si immaginavano che lo Stato si sarebbe accanito proprio su questo settore"
TiPress/Linda Clericetti

di Danilo Forini *

Pur essendo contrari al decreto di raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2025, di fronte alla decisione del Popolo eravamo pronti a fare la nostra parte. Ma 11 milioni di risparmi a carico esclusivo delle strutture e servizi a sostegno delle persone con disabilità sui 134 milioni in totale mi sembrano davvero troppi. Un’assurdità. Davvero non c’erano altri margini altrove?

Si tratta di un taglio di quasi il 10% sui contributi versati annualmente a strutture no-profit che si occupano di sostenere e accompagnare migliaia di persone con disabilità e le loro famiglie in Ticino.

Il Popolo si diceva. Mi chiedo se votando il famoso Decreto Morisoli le cittadine e i cittadini si immaginavano che tra tutte le voci di spesa, lo Stato si sarebbe accanito proprio su questo settore. Probabilmente in troppi hanno creduto a chi aveva promesso che il settore socio-sanitario non sarebbe stato toccato e che i margini erano altrove. Che non ci sarebbe stato bisogno di colpire le persone più fragili.

Ed invece eccoci qui. Ad esempio, con tutte le nuove iniziative - programmate e concordate con il Cantone da tempo per rispondere all’evoluzione dei bisogni - bloccate per almeno quattro anni con un risparmio annuale di 2.7 milioni per il 2024 che aumenterà fino a 6.8 milioni entro il 2027.

Ciò significa, nel concreto, che non sarà possibile garantire delle risposte adeguate all’invecchiamento delle persone con disabilità che fortunatamente hanno una speranza di vita enormemente maggiore rispetto a solo qualche decennio fa.

Ciò significa che la settantina di famiglie con un figlio con una diagnosi di autismo in attesa di un intervento terapeutico non potranno sperare di poter far capo ad un servizio specialistico in tempi rapidi.

Ciò significa che l’emergere di sempre più giovani e giovanissimi con importanti disturbi psichici che necessitano di interventi mirati e intensivi per poter trovare una certa autonomia abitativa e lavorativa rimarranno senza una presa a carico costante.

Sempre il Popolo, nell’ottobre 2022 aveva accolto con il risultato record dell’86.2% un nuovo articolo costituzionale che cita: “Il Cantone e i Comuni tengono conto dei bisogni specifici delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Essi adottano le necessarie misure per assicurare la loro autonomia e per favorire la loro inclusione sociale, formativa, professionale, politica, sportiva e culturale, come pure il loro sviluppo in seno alla famiglia.”

Ma in questo caso, la voce del Popolo è meno importante ed è stata ignorata dal Consiglio di Stato.

 

* Direttore cantonale Pro Infirmis

Potrebbe interessarti anche

TRIBUNA LIBERA

Danilo Forini: "Dal Nazionale uno schiaffo ai beneficiari di rendita AI e AVS"

SANITÀ

Danilo Forini: “La salute non è un business. Stop alle fregature a spese degli assicurati ticinesi”

POLITICA

Piano di risparmio del Governo, Durisch e Forini lanciano l’allarme sul welfare

POLITICA

In Ticino gli stipendi più bassi della Svizzera, "cosa s'intende fare?"

POLITICA

Ecco il "Decreto Morisoli bis". L'UDC: "Una via di fuga per risanare le finanze"

POLITICA

Il PS: “Giù le mani dal campo di calcio ‘strade nazionali’ di Giubiasco”

In Vetrina

IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025
IN VETRINA

Linfedema e lipedema: patologie ancora sottovalutate. “La diagnosi tardiva è la vera barriera da superare”

25 FEBBRAIO 2025