di Raffaele De Rosa*
Un recente studio ci dice che i giovani non hanno più voglia di lavorare e che il mercato si sta orientando sempre più sugli over 40. Io penso che lavorare sia giusto. Facciamo parte della società, contribuiamo alla sua crescita, siamo attivi nel mondo in cui viviamo.
D’altra parte, mi domando quante ansie e insicurezze abbiamo regalato ai nostri figli, che spesso hanno visto i genitori lavorare fino a perdere il senso della famiglia. Perché rincorrere il benessere è più che giusto, ma prendersi tempo per chi si ama lo è altrettanto. A questo aggiungiamo la difficoltà (in termini di flessibilità, condizioni, prospettive di crescita, ecc.) che i giovani riscontrano sul mercato del lavoro.
Forse è per questo che oggi, i nostri figli, non vogliono esporsi come hanno fatto i loro genitori. E forse non hanno tutti i torti quando non vogliono sacrificare al lavoro gran parte della loro vita. È una scelta con cui il mondo di oggi deve fare i conti. Io che lavoro tanto, penso comunque che il benessere delle persone venga al primo posto.
*presidente del Consiglio di Stato