Di Rino Ceppi e ing. Gianmario Galli
Sembrano ormai assopite indignazione e disperazione sull’ennesimo aumento dei premi, ma il grosso problema finanziario rimane: da più parti si chiedono analisi sulle cause e interventi concreti. Il dato certo è che per il Ticino la fattura è assai indigesta, essendo fra i cantoni più penalizzati, con un aumento superiore al 10% contro una media svizzera del 6%. Mentre dal dibattito pubblico e sui media sono emerse opinioni disparate e la ricerca di colpevoli, per comprendere se un aumento di tale portata sia giustificato, occorre innanzitutto analizzare l’incidenza dei costi ticinesi della salute e confrontarli con la media svizzera e con cantoni simili (facendo capo ai più recenti dati della statistica MOKKE pubblicata dall'UFSP).
Fra i temi spesso dibattuti dall’opinione pubblica per la loro influenza sui costi troviamo sia Spitex sia la percentuale di popolazione anziana. I dati analizzati non lo confermano, essendo l’ammontare della spesa Spitex circa il 4% dei costi totali (in media con altri cantoni), e la quota degli over 65 il 23% in Ticino e similmente il 20% in Vallese. Anche l’affermazione che i premi crescono troppo rispetto ai costi non trova conferma: se da un lato i costi nel 2024 sono aumentati dell’11.3%, dall’altro i premi nel 2025 sono saliti del 10.5%. Per quanto riguarda ancora i premi mensili del 2025, con la media di CHF 473 il Ticino paga ben il 25% in più rispetto alla media svizzera di CHF 379, il 32% in più dei CHF 357 del Vallese e il 62% in più del vicino Uri, cantone fra i più economici con CHF 291. Guardando però i costi medi mensili del secondo trimestre 2024, risulta che il Ticino con CHF 520 pro-capite spende il 33% in più rispetto alla media svizzera (CHF 391), il 42% in più rispetto al Vallese (CHF365) e il 72% in più di Uri (CHF 302).
Andando invece ad analizzare le categorie di costo, si evidenzia la forte incidenza di medici (21% dei costi), ospedali (36%) e farmacie e medicamenti (17%), ma anche qui il Ticino è in linea con gli altri cantoni. Le ulteriori categorie di costo (fisioterapie, SPITEX, laboratori ecc.) pesano globalmente per il 26% sul costo totale. In conclusione, se siamo in linea nelle percentuali dei costi, rimane comunque la grossa differenza nell’importo di questi costi. Il Vallese, cantone con parecchie analogie con il Ticino, si presta bene al confronto: mentre la ripartizione dei costi è molto simile nei due cantoni, in Ticino spendiamo in totale il 42% in più dei vicini vallesani, il 37% in più per medici e ospedali e il 22% in più per medicamenti.
La cospicua offerta da parte degli operatori sanitari, sfruttata dalla propensione dei ticinesi a beneficiarne, sfocia inevitabilmente in un ampio consumo di prestazioni. È perciò un dato di fatto che in Ticino spendiamo di più rispetto agli altri cantoni, e quindi si giustifica il maggior onere sui premi.