di Pierre Rusconi *
Leggendo le prese di posizione di alcuni membri dello schieramento di centro destra si evince un malessere che delude le aspettative di chi lo vuole il più forte possibile per contrastare le sinistre frazionate ma combattive. Non ci si deve limitare a inseguire i singoli risultati ma guardare alle scadenze elettorali nel loro complesso. Gli egoismi e i personalismi non giovano a chi crede al potenziale dell unione senza tener conto dei potenziali risultati futuri.
Non vi è solo la votazione cantonale alle porte, ma un susseguirsi di appuntamenti che gli elettori di area considerano altrettanto importanti per le loro rivendicazioni. Senza unità di intenti si rischia di vanificare tutta una serie positiva che ci ha fin qui premiato. Senza accordo le prossime federali potrebbero rivelarsi un flop con riverberi sulle comunali. Dal 2010 in poi la rappresentanza Lega UDC si è assestata a 3 membri e vi è la possibilità di crescere ancora confermando anche il seggio agli stati. Stessi progressi si potrebbero avere a livello comunale... Buttare al vento queste possibilità sarebbe un suicidio politico. Vorrei ricordare ai contendenti che il 30 per cento di consensi in politica ha un forte peso ma che 15 più 15 divisi non fa 30!
* ex presidente UDC