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12.10.2019 - 11:000

Cattaneo e il cambiamento climatico: "Occorre agire su più fronti e in fretta. E per il Ticino è un'opportunità"

Per il Consigliere Nazionale PLR serve investire sulle energie rinnovabili, e nel nostro Cantone vede grandi potenzialità in merito. "Quanto fatto sinora non basta"

di Rocco Cattaneo*

Le basi per lotta al cambiamento climatico in Svizzera sono state definite. Negli scorsi giorni il Consiglio degli Stati ha approvato la nuova Legge sul CO2. E con essa ha appoggiato l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni rispetto al 1990 entro il 2030. Oltre a ciò il Consiglio federale ha recentemente deciso che la Svizzera dovrà ridurre le emissioni allo zero netto entro il 2050.

Questo non significa che non verranno più generate emissioni. Ma che la Svizzera non dovrà emettere più gas a effetto serra di quanto sono in grado di assorbirne i pozzi di CO2 naturali (per esempio i boschi) e quelli tecnici. Ciò presuppone un abbandono completo delle energie fossili entro il 2050.

Questi obiettivi sono pienamente condivisibili. Il cambiamento climatico è un problema globale e la Svizzera deve fare la sua parte. 

Ma la domanda da porsi adesso è: con quali mezzi ci arriviamo? Una fonte che va imperativamente sfruttata è quella delle energie rinnovabili. Quindi energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica, biomassa, ecc. Queste fonti possono essere utilizzate per la produzione di energia elettrica, ma anche per la produzione di calore. 

Su questo tema la Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha recentemente presentato una nota di discussione. Intende infatti aumentare le sovvenzioni destinate alle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Si parla di 215 milioni di franchi all’anno fino al 2035.Per esempio, vorrebbe raddoppiare i contributi a sostegno delle grandi centrali idroelettriche. Oppure aumentare le sovvenzioni statali per chi produce energia con pannelli solari, impianti eolici, piccole centrali idroelettriche o impianti geotermici dal 40% al 60% dei costi di investimento totali. In questa fase importante di transizione è sicuramente importante aumentare gli investimenti pubblici per un maggiore sfruttamento delle energie rinnovabili.

Ma per raggiungere gli obiettivi prefissati questo non basta. Bisogna soprattutto accelerare e rendere più agile la costruzione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, semplificando le procedure a livello cantonale e federale. Si pensi al progetto del Parco eolico del San Gottardo, che ha avuto inizio nel 2002 e che verrà realizzato entro l’autunno del 2020, dopo aver incontrato mille difficoltà pianificatorie.

E in questo ambito ben venga l’iniziativa parlamentare Rösti recentemente approvata in Consiglio nazionale e sostenuta anche dal sottoscritto. L’iniziativa chiede di semplificare le procedure per ottenere una nuova concessione da parte impianti esistenti per un maggiore sfruttamento della forza idrica. Inoltre, anche il settore privato deve fare la sua parte. È notizia dell’altro giorno che le grandi aziende elettriche sono titubanti: investimenti nell’innalzamento dei livelli delle dighe o nella creazione di laghi artificiali per assicurare la produzione di energia elettrica anche in futuro non sono attualmente redditizi. 

Ma se si vuole raggiungere gli obiettivi climatici prefissati non si può aspettare all’infinito. Occorre agire adesso e su più fronti. Inoltre per il Ticino questi obiettivi climatici rappresentano un’opportunità.

Il nostro Cantone e le nostre valli infatti si prestano particolarmente per la produzione di energia rinnovabile. In questo senso ci potrebbero essere grandi possibilità di sviluppo. Il potenziale da sfruttare è lì che ci aspetta. 

Non c’è tempo da perdere.

*consigliere nazionale PLR

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