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17.07.2018 - 09:300

Il Vescovo scrive ai lettori del GdP. "Vi custodisco nel cuore. Troveremo nuove forme per la voce della Chiesa"

Monsignor Lazzeri indirizza una lettera agli abbonati "che si sono visti privare di una giornale a cui volevano bene e che voleva loro bene"

LUGANO – Il Vescovo di Lugano scrive agli abbonati del Giornale del Popolo, esprimendo il suo rammarico per la chiusura, dicendo loro di portarli nel cuore e di stare cercando nuove forme comunicative per tenere viva la voce della Chiesa.


Se sinora si era parlato soprattutto dei dipendenti, per cui è stato istituito un fondo, attraverso il sito catt.ch Valerio Lazzeri si rivolge ai lettori. “Ora desidero però rivolgermi direttamente a voi, cari abbonati e care abbonate, che con fedeltà avete sostenuto, letto e amato – alcuni di voi da molti anni o decenni – il nostro caro giornale. So bene che vi siete visti privati improvvisamente, dall’oggi al domani, di un quotidiano che vi era caro e prezioso, avendo oltretutto pagato l’abbonamento per l’intero anno. Per questa privazione e per questo danno oggettivo, vi esprimo tutto il mio personale rincrescimento”, aggiungendo ancora una volta di aver fatto tutto il possibile per salvare il giornale.


Non parla però di eventuali restituzioni dei soldi. “Ora per la vostra fedeltà sono a esprimervi la più viva gratitudine mia personale, della Diocesi, di tutta la grande famiglia del quotidiano. Vi voglio dire che il vostro Vescovo non vi dimentica e vi custodisce nel suo cuore”.


Parla anche di futuro. “Da subito abbiamo cominciato a riflettere sulla necessità di assicurare dei canali e delle modalità di comunicazione e informazione – sia pure in forme ormai diverse rispetto a quelle finora conosciute – per voi tutti ma anche per tutti coloro cui stanno a cuore la vita della Chiesa, la cultura cattolica e l’importanza di uno sguardo cristiano su tutta la realtà dentro cui viviamo. Attraverso strumenti che ci sforzeremo di individuare , sia con iniziative nostre, sia usando la meglio la realtà mediatica già presente sul nostro territorio, desideriamo far sentire la voce della Chiesa che è in Ticino. E io, vostro Vescovo ricordando tutto il popolo cattolico della nostra Diocesi, penserò con particolare attenzione a voi, che così fedelmente avete sostenuto , un giornale, cui volevate bene e che vi voleva bene”.


La realtà è mutata e Lazzeri ne prende atto. “Andiamo avanti fiduciosi, pur nel grande dispiacere per la mancanza di una voce che era preziosa. La “nostra fede, primordiale rispetto all’affetto per un giornale che pure ci era caro, ci aiuterà a trovare vie nuove, a immaginare modi contemporanei e praticabili per far sentire e per comunicare il giudizio, la vita e la realtà della presenza cattolica nel Ticino”.

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