Sport
22.02.2017 - 12:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
La paura della Valascia, "via tutti e dentro i giovani. Ma Lombardi è l'uomo giusto al comando, l'unico che può realizzare la pista"
Giro di opinioni fra i fans leventinesi dopo la lettera a cuore aperto di Filippo Lombardi, che chiedeva scusa alla gente per la stagione negativa e annunciava un'autocritica anche personale a fine stagione
AMBRÌ - Dalle parti della Valascia è crisi nera. Tre sconfitte in pochissimi giorni, una marea di gol incassati, uno solo segnato, i playout ormai certezza da un po', e la paura, che aleggia attorno alla compagine biancoblu.
Ieri il presidente Filippo Lombardi ha scritto una lettera ai sostenitori, affermando di capire lo scoramento del pubblico e aggiungendo il suo, quello di un dirigente che "non ha risparmiato forze e risorse personali in otto anni di presidenza, certo non per arrivare a questa situazione". Per questo, "le responsabilità si devono però assumere, e me le assumo. Ho già annunciato un’analisi severa a 360 gradi, immediatamente al termine della stagione. All’analisi seguiranno decisioni, e sarò il primo a mettermi in discussione. Mi basti per ora chiedere scusa – a nome mio, del CdA, dello staff e della squadra – a tutti i tifosi per aver messo a dura prova la loro pazienza. Questa stagione non è quella che volevamo, non è quella per cui ci siamo impegnati perfino oltre al solito, anche sul piano finanziario. Comprendiamo bene la delusione di chi davvero ama questa Società e la segue da anni con passione e sacrifici. Chiediamo però comprensione anche per i nostri sforzi, la nostra passione ed i nostri sacrifici, pur se non hanno prodotto gli effetti desiderati".
L'invito è poi quello di mettere da parte, almeno sino a fine stagione, processi e rimpianti, per concentrarsi sull'obiettivo sportivo: "uniamo tutte le forze attorno alla nostra squadra. Ai nostri tecnici e ai nostri ragazzi chiediamo il massimo di disciplina, di compattezza e di grinta, nello spogliatoio e sul ghiaccio. Fuori dal ghiaccio il nostro compito è lo stesso: unità e sostegno senza esitazioni".
Ma i tifosi, come hanno recepito queste parole? C'è il timore che Lombardi, parlando a cuore aperto, stia facendo capire che è pronto (o desidera?) fare un passo indietro? Come sempre, abbiamo sondato il polso della piazza.
"Credo che Lombardi abbia capito che quest'anno si rischia, e molto e quindi chiama a raccolta i tifosi di non abbandonare la nave che sta affondando", interpreta qualcuno. E non si nasconde la paura. "Speriamo di salvarci, io onestamente ho molta paura", ci dice un tifoso.
C'è chi non risparmia critiche, e chiede che sia fatta piazza pulita a fine anno, per puntare su giovani locali, come ai tempi di Pestoni e Grassi. "La dirigenza ha la colpa di non aver inserito giocatori ticinesi del Biasca che difendono con cuore la maglia e di aver scelto al loro posto giocatori a fine carriera che sono arrivati solo per la meritata pensione. Gli stranieri sono stati clamorosamente sbagliati da Zanatta, che dovrebbe andare in pensione", affonda un appassionato.
Ma su Lombardi sono tutti d'accordo: "speriamo non si dimetta, anche se potrebbe anche essere possibile. Nel bene e nel male è l'unico che ci mette la faccia, oltre a un milione all'anno per l'Ambrì... chi vuole prendersi la responsabilità di salvare la squadra e realizzare una pista?", si chiede qualcuno. In effetti, la pista è secondo diversi tifosi il vero obiettivo del presidente. "Ma senza di lui negli ultimi otto anni saremmo già spariti..."
"È chiaro che fare il presidente dell'Ambrì non è facile e anzi ha già dichiarato che se ci fosse qualcuno disposto lascerebbe il timone", aggiunge un altro tifoso, che inserisce il tema dell'influenza di Lombardi, anche grazie a agganci extrasportivi. "In questi anni credo il presidente abbia fatto molto soprattutto per la nuova pista. Per questo aspetto è l'uomo giusto al posto giusto per cercare i finanziamenti anche alla luce del suo peso a Berna".
Insomma, il presidente è l'uomo giusto al comando, per il popolo della Valascia. Ma chi scende sul ghiaccio... "Via Zanatta, via gli stranieri, via i vecchi, dentro i giovani. Fa niente se con i giovani saremo ultimi e ci salveremo allo spareggio: il pubblico dell'Ambri vuole questo, i ticinesi, i biaschesi e i leventinesi".
Prima, però, come chiede Filippo Lombardi, bisogna stringersi attorno alla squadra, e salvare la categoria.