BERNA – L’ASF smonta i toni delle dichiarazioni del suo segretario generale Alex Miescher, che spiegava come si potrebbe affrontare il tema dei giocatori con doppia nazionalità. Ovvero, è possibile “sottoscrivere un contratto al momento dell'inserimento di un giocatore nel programma di formazione dell'ASF dove l'atleta rinuncia alla doppia nazionalità, per evitare un clima malsano dove i giocatori vengono portati in trionfo in caso di vittoria e accusati di mancanza di identificazione in caso di sconfitta"
L’intervista di Miescher non è piaciuta a Granit Xkaha, che si sente colpito e ribatte a tono. "Dalle sue parole io deduco che non ha fiducia che chi possiede la doppia cittadinanza possa andare fino ai limiti per la Svizzera. Questa dichiarazione va dritta a me e ad alcuni altri che hanno il doppio passaporto", afferma rivolto al segretario.
“Fa strano sentire questo genere di dichiarazioni. Noi siamo tutti svizzeri e diamo tutto per la Nazionale, perché siamo riconoscenti di quello che la Svizzera ha fatto per noi e le nostre famiglie”, aggiunge.
Polemica chiusa? L’impressione è che non lo sia affatto…