POLITICA ENERGETICA
Un 2022 disastroso per AET. La produzione idroelettrica crolla del 40% rispetto alla media
La siccità ha determinato una scarsità delle produzione di energia idroelettrica di portata storica, per cui l'Azienda Elettrica Ticinese ha dovuto acquistare sul mercato a prezzi multipli rispetto a quelli di fornitura

MONTE CARASSO - L'Azienda Elettrica Ticinese (AET) ha chiuso l’esercizio 2022 con una perdita di CHF 56 mio.
All’origine del risultato un crollo della produzione idroelettrica ticinese di oltre il 40% rispetto alla media pluriennale, causato dal prolungato periodo di siccità.

I risultati dell’esercizio 2022 dell’Azienda Elettrica Ticinese sono stati presentati in una conferenza stampa svoltasi questa mattina a Monte Carasso alla presenza del Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta, del Presidente del Consiglio di Amministrazione Giovanni Leonardi, del Direttore Roberto Pronini e del Vicedirettore responsabile delle finanze Flavio Kurzo.

Il 2022 è stato caratterizzato da una concomitanza di eventi straordinari che ha avuto pesanti ripercussioni sull’intero settore energetico europeo, determinando un’impennata senza precedenti dei prezzi dell’elettricità sui mercati all’ingrosso. Tra questi: la riduzione delle importazioni di gas russo a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, l’indisponibilità di gran parte del parco nucleare francese per manutenzioni straordinarie e il prolungato periodo di siccità, che ha ridotto la produzione idroelettrica ed ha limitato l’esercizio delle centrali termiche nel continente, a causa della ridotta portata dei fiumi.

In Ticino precipitazioni inferiori al 50% della norma hanno causato una riduzione della produzione idroelettrica di portata storica. Gli impianti di AET hanno generato 542 GWh di energia idroelettrica contro i 934 GWh del 2021, segnando un – 40% rispetto alla media pluriennale, mentre la produzione idroelettrica da partecipazioni è diminuita del 44% rispetto alla citata media, attestandosi a 345 GWh. Ad AET sono mancati quasi 700 GWh di energia idroelettrica rispetto al passato.

AET ha dovuto compensare la produzione mancante tramite acquisti sul mercato, a prezzi multipli rispetto a quelli di fornitura. Questa fattispecie si è tradotta in una perdita di esercizio di CHF 56 mio. 

Il futuro resta gravato dalle numerose incognite legate a clima, volatilità dei mercati e instabilità del quadro geopolitico. Ciò nonostante, AET affronta le sfide con fiducia e prosegue il proprio impegno a favore di un approvvigionamento sicuro e rinnovabile, investendo nell’aumento della produzione da fonti indigene, nell’ammodernamento dei propri impianti di produzione e della rete di trasmissione così come nell’elaborazione di soluzioni efficienti a beneficio delle aziende di distribuzione e dei propri clienti sul territorio nazionale

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