BERNA - Quasi 200 decessi a intervalli diversi dalla vaccinazione, oltre a 12'344 notifiche di sospette reazioni avverse, di cui il 38% giudicate gravi. Sono i numeri riportati da Swissmedic in merito agli effetti collaterali dei vaccini, un tema di cui si parla parecchio.
L'EMA indaga su mestruazioni abbondanti o assenti
È infatti di oggi la notizia che l'EMA è pronta a chinarsi su eventuali conseguenze dei vaccini anti Covid sul ciclo mestruale. Persone che hanno ricevuto sia Pfizer che Moderna hanno segnalato alterazione del ciclo, con sanguinamento eccessivo o, al contrario, amenorrea. Non è la prima volta che l'ipotesi di una correlazione viene avanzata, ma inizialmente il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza l'aveva negata, a fronte di poche informazioni. Ora è pronta a riconsiderare il tema.
Dopo il booster sembrano aumentate eruzioni cutanee e orticaria
Di recente si è anche parlato di casi di orticaria, eruzioni cutanee lievi o più gravi, registrati soprattutto dopo il booster. E spesso, oltre a causare fastidiosi pruriti, non reagiscono all'uso del cortisone.
L'orticaria compare o poche ore dopo il vaccino o a distanza di qualche giorno e dura anche sino a sei-otto settimane. In qualche caso ci sono stati effetti gravi, di solito è solamente fastidiosa. La correlazione non è certa, ma un aumento dei casi è stato osservato, soprattutto dopo la terza dose. Per precauzione chi si accorgesse di una simile problematica dopo la prima dose deve consultare un allergologo.
Swissmedic: "Casi riportati soprattutto dopo il vaccino Moderna"
Swissmedic ha confermato: "Il profilo degli effetti collaterali segnalati dopo il booster o la terza vaccinazione è sostanzialmente simile a quello rilevato dopo la prima e la seconda vaccinazione. Tuttavia, Swissmedic osserva un aumento delle notifiche di orticaria, che sono riportate principalmente dopo la vaccinazione di richiamo con Spikevax (Moderna). I casi notificati sono molto rari in relazione alle dosi di richiamo somministrate, non è possibile escludere un underreporting (ovvero casi non notificati)".
"L’orticaria è nota come possibile sintomo di ipersensibilità acuta o come reazione locale nella sede dell’iniezione. Tuttavia, alcune delle notifiche indicano reazioni ritardate in diverse parti del corpo, che si manifestano solo dopo un periodo di latenza che varia da pochi giorni a 1 o 2 settimane dopo la vaccinazione e poi a volte sono recidivanti. Al momento non sono ancora disponibili informazioni sufficienti per una valutazione finale di queste reazioni, per esempio anche per quanto riguarda la loro durata, le forme cliniche o l’intensità. Swissmedic fornirà prontamente informazioni, qualora dalla valutazione dei casi clinici e dallo scambio con le autorità partner all’estero emergano nuovi risultati".
Il bollettino: 199 decessi, ma ci sono altre cause più probabili
Swissmedic nel suo bollettino parla di 12'344 notifiche di effetti collaterali al vaccino, "il 38 % dei casi è stato classificato come grave dagli autori delle notifiche. In queste notifiche, l’età media delle persone colpite è di 54 anni. Sono stati riportati con maggiore frequenza febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini. Queste reazioni note prevalgono anche nei casi non gravi".
Inoltre, "in 199 dei casi gravi sono stati registrati decessi a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. L’età media delle persone decedute era di 79,5 anni. Analizzando questi casi in maniera più approfondita, vi erano altre cause più probabili che potevano spiegare l’evento sulla base dei dati a disposizione, nonostante un’associazione temporale con la vaccinazione".
Molto rari ma ci sono anche casi di miocardite e pericardite
Nel rapporto si parla anche di miocardite e pericardite. "Dopo la vaccinazione con i vaccini a mRNA anti-COVID-19 sono stati riportati molto raramente casi di miocardite e pericardite (infiammazione del muscolo cardiaco/del pericardio). I casi si sono verificati generalmente nei 14 giorni successivi alla vaccinazione, più spesso dopo la seconda dose e in uomini più giovani".
Parlando di numeri, "in Svizzera, fino all’8 febbraio 2022, dopo la somministrazione di oltre 15,5 milioni di dosi di vaccino, sono state esaminate 347 notifiche di casi sospetti di miocardite e/o pericardite. 72 di questi casi si sono verificati in relazione temporale alla vaccinazione con Comirnaty (di cui 9 dopo la terza vaccinazione) e 263 con Spikevax (di cui 7 dopo la terza vaccinazione), in 9 casi non si sa ancora di quale vaccino si tratti e 3 casi sono stati riportati dopo la somministrazione del vaccino anti-COVID-19 di Janssen. Le persone colpite erano prevalentemente di sesso maschile (n = 259, 74,6%) e l’età media era di 36,7 anni (mediana 33, fascia d’età 14-88 anni). Le persone colpite hanno ricevuto un trattamento medico e la maggior parte si è già ripresa".
Ma ci sono correlazioni? Per Swissmedic, "diversi studi hanno dimostrato che le infiammazioni del muscolo cardiaco e del pericardio sono state osservate più frequentemente in persone di età inferiore ai 30 anni dopo la vaccinazione con Spikevax che dopo la vaccinazione con Comirnaty".