Cronaca
09.01.2017 - 15:420
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Guai in Paradiso. Vismara, «è un complotto di Borradori e Gobbi, ma noi difenderemo la nostra indipendenza!»
Durissimo attacco del sindaco di Paradiso sull'annullamento delle elezioni. Gobbi: «io non c'entro, ha deciso il Tribunale Amministrativo». Caggiano: «si comporta in modo dittatoriale, i suoi discorsi sono nocivi»
PARADISO - La violazione al regolamento non era abbastanza grave da determinare l'annullamento delle elezioni: la mossa è determinata da un complotto per forzare l'aggregazione di Paradiso con Lugano. Ne è convinto il sindaco liberale Ettore Vismara, che nel discorso di inizio anno ha fatto fuoco e fiamme, mentre UDC e Lega si distanziano in modo deciso.
Come si ricorderà, i cittadini di Paradiso torneranno alle urne per un'irregolarità legata al voto per corrispondenza, che Vismara ha definito semplicemente una «piccola mancanza procedurale di comunicazione della cancelleria, che non ha informato per iscritto i partiti del loro diritto di avere dei delegati ai seggi». Una buona scusa, insomma, per fermare il Comune per sei mesi. Non ha dubbi su chi avrebbe orchestrato il tutto. «È un disegno orchestrato per mettere sotto pressione il Comune e forzare l’aggregazione con Lugano. Le parole e le pressioni, anche indebite, del ministro Norman Gobbi e del sindaco di Lugano Marco Borradori, e gli schiamazzi del Mattino della Domenica, non sono fantasie».
Ma Paradiso, prosegue, è ben determinata a lottare per la propria indipedenza, e anche verso Lugano non spende parole dolci, definendone il comportamento come «altezzoso e sprezzante della democrazia che caratterizza l’arroganza della vicina città».
Non si sono fatte attendere, come prevedibile, le repliche, soprattutto da parte di chi aveva fatto ricorso, ovvero Lega e UDC. Attraverso una nota, il municipale Antonio Caggiano ricorda la sentenza del Tribunale Amministrativo, e accusa Vismara di «gestire “la cosa pubblica” come se la stessa appartenesse solo a una persona. Le affermazioni del Sindaco, in questo momento, danneggiano ancora di più il nostro il nostro Comune», prosegue, definendole dittatoriali. Vismara è stato a suo avviso anche «aggressivo e irrispettoso delle istituzioni e della vicina città» di Lugano, con la quale(e con il Cantone) Paradiso necessita di buoni rapporti.
Caggiano sottolinea come anche Borradori, nel suo discorso a Lugano, ha precisato che si pensa ad un'aggregazione, ma solo se essa sarà desiderata da tutti.
Norman Gobbi, a sua volta accusato da Vismara, ha replicato attraverso ticinonews.ch, precisando come non sia stato il suo Dipartimento a annullare le elezioni, bensì il Tribunale Amministrativo. Quello di Vismara è secondo lui solo uno sfogo personale, dove «ha mischiato il discorso delle elezioni da rifare con i progetti aggregativi». Progetti a cui il Cantone pensa, per «tracciare le basi per definire il Ticino di domani, un Ticino che sia competitivo e pronto a raccogliere le sfide future che si presenteranno», ma che nulla hanno a che vedere col caso di Paradiso.