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01.01.2018 - 17:030
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il discorso di Capodanno di Marco Borradori: Lugano ieri, oggi e domani... "Non solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere”

Il sindaco di Lugano: "Ho sentito spesso dire che la chiave della felicità è vivere il presente, probabilmente è vero; ma è anche vero che l’albero prende vigore dalle radici ed energia dalla sua chioma, quindi oggi parleremo anche un po’ di quello che è stato e di quello che sarà"

LUGANO – Il sindaco di Lugano, Marco Borradori, ha pronunciato, durante la cerimonia tenutasi questa mattina al Palazzo dei congressi, il tradizionale discorso di Capodanno. Ecco i passaggi principali.

di Marco Borradori *

Ho sentito spesso dire che la chiave della felicità è vivere il presente, probabilmente è vero; ma è anche vero che l’albero prende vigore dalle radici ed energia dalla sua chioma, quindi oggi parleremo anche un po’ di quello che è stato e di quello che sarà.

Ci sono temi che ci sfiorano, o addirittura ci strattonano, senza che ci prendiamo il tempo di metterli a fuoco. Lo faremo oggi, parlando di appartenenza, accoglienza, comunità, luoghi di vita, relazioni, cura e progetti comuni. Il tutto in un contesto di suoni, musica, luci, esibizioni e, mi auguro, amicizia e allegria.

Essere parte della vita di una città oggi è una grande occasione: infatti, pur riconoscendo il valore fondamentale delle “periferie” – campagne, monti, borghi e villaggi – occorre dire che le realtà urbane sono il motore di uno sviluppo che fa bene a tutti.

La Città di Lugano è parte della vita di ognuno di noi, rappresenta il nostro quotidiano, popola i ricordi di chi ha qualche anno sulle spalle, è legata a eventi belli o magari dolorosi del nostro passato e lo sarà a quello dei nostri figli e nipoti. Parchi e piazze, edifici e bar, stradine e sentieri, punteggiano i nostri ricordi, e più ancora, le persone che in questi luoghi abbiamo frequentato.

In altre parole, la città è parte della nostra identità, della nostra storia e della nostra cultura. Curare questo luogo significa quindi prenderci cura di noi stessi; conservare la memoria di un territorio; generare arricchimento sociale, economico e culturale.

Il 2017 è stato un anno di lavoro intenso, che ha consolidato ulteriormente il progetto di città della nostra compagine municipale, giunta al suo quinto anno di attività. Oggi abbiamo finanze (quasi) sane, un’Amministrazione meglio strutturata per affrontare i compiti di una realtà urbana estesa e complessa, servizi di qualità commisurati alle necessità e un occhio attento all’innovazione in tutti i settori.

Quest’anno abbiamo anche definito le Linee di sviluppo e gli obiettivi a lungo termine che indirizzeranno l’attività del Municipio e dell’Amministrazione per i prossimi dieci anni. Per la prima volta, la Città ha voluto mettere nero su bianco la visione, la missione, i valori e gli obiettivi alla base delle sue molteplici attività. Un atto dovuto, di responsabilità e chiarezza.

La nostra visione è quella di una città innovativa, polo di riferimento tra il nord e il sud delle Alpi. Una città che si fonda su valori comuni, attenta alla valorizzazione delle peculiarità che la compongono (i quartieri/villaggi!).

I valori che nella sua azione quotidiana la Città vuole garantire ai cittadini sono: qualità, innovazione, affidabilità ed entusiasmo.

Mentre i settori strategici da noi individuati riguardano l’attenzione all’ambiente e alla qualità urbana; il ruolo di Lugano quale polo di riferimento sull’asse nord-sud (certo che ci serve un aeroporto!); la centralità dei quartieri per lo sviluppo sociale e urbano; la cultura e la conoscenza; e, non da ultimo, il sostegno all’occupazione.

È vero che senza spirito di servizio e valori condivisi non è possibile costruire, né portare a compimento progetti complessi.

Così come è vero che il futuro dipende dalla nostra capacità di accettare il cambiamento quale strada maestra verso la crescita.

Il mio auspicio è di riuscire a creare e mantenere un legame profondo fra voi, cittadini, e noi, rappresentanti delle istituzioni.
Un legame alla cui base ci siano lealtà, fiducia, trasparenza. Occorre restare uniti per un obiettivo comune: curare la nostra città amandola, vivendola, sentendosi parte di essa, contribuendo a farla crescere e migliorarla, con immutata passione e impegno.

La Città di Lugano ha una forza progettuale capace di creare nuove condizioni di benessere per la popolazione, ma senza dimenticare che – come ha detto Anatole France - “per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere”.

Ma facciamo qualche esempio concreto. Di recente, il progetto del nuovo polo sportivo e degli eventi ha ricevuto luce verde da parte del Legislativo: questo passo segna il vero e proprio inizio della realizzazione di questo nuovo asset della città, che porterà diversi frutti: per le società e gli sportivi in generale, per l’amministrazione e i cittadini, per la mobilità, la qualità dell’edificazione, per la collaborazione tra Comuni e Cantone e, in generale, per la riqualifica del quartiere di Cornaredo.

Quanto al polo turistico-congressuale del Campo Marzio; a quello della ricerca e della medicina; al polo accademico USI-SUPSI; alle grandi opere su rotaia che segneranno lo sviluppo del nostro territorio (rete tram-treno, galleria di base del Ceneri ma anche
prolungamento di AlpTransit a sud di Lugano), stiamo facendo e faremo la nostra parte.

Ma nell’agenda del Municipio restano anche prioritarie le misure a sostegno delle famiglie e degli anziani. Così, dopo diversi anni di attesa, sono partiti i lavori per la realizzazione del Centro polifunzionale di Pregassona, che ospiterà una residenza medicalizzata per persone anziane con 114 posti letto, un centro diurno per persone affette da demenza senile, un nido dell’infanzia e la nuova sede del Servizio di Accompagnamento Sociale comunale.

Infatti, la stessa attenzione riservata allo sviluppo dei grandi progetti la stiamo riservando alla gestione del quotidiano, per rispondere ai bisogni del cittadino. Siamo pronti a partire con la realizzazione della nuova scuola dell'infanzia a Molino Nuovo, che sarà edificata nel rispetto dell’ambiente, della salute e del benessere dei bambini.

Inoltre, è stato pubblicato il concorso di progetto per il nuovo centro scolastico di Viganello e a metà di questo mese si riunirà la giuria per selezionare i progettisti che concorreranno alla seconda fase.

Mi piace anche ricordare che siamo una città attenta alla cura delle nostre bellezze naturali: ricordo i progetti di manutenzione dei parchi cittadini e la rivalorizzazione di Gandria, un angolo di paesaggio meraviglioso, di valore inestimabile per la Città di Lugano.

Con tutte le nostre forze, stiamo operando affinché nessun Luganese si senta escluso, quale che sia la sua forza finanziaria, con maggiore attenzione alle fasce meno abbienti ma senza dimenticare il ceto medio. Un tema che ci sta molto a cuore è la promozione di alloggi a pigione moderata, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni delle persone e delle famiglie con redditi bassi e medio-bassi.

La Città e il Cantone mettono a disposizione 27
milioni all’anno in assistenza sociale e questo disagio – confermano gli esperti – può essere alleviato da una politica di promozione di alloggi a pigione moderata.

Lugano è una città attrattiva dal profilo economico, turistico e culturale. Abbiamo molte carte valide da giocare, e ne è prova il fatto che la nostra candidatura a Città del Gusto 2018 ha sbaragliato la concorrenza. Essere la capitale dell’enogastronomia svizzera è un’opportunità preziosa, che ci consentirà di valorizzare al meglio i prodotti del nostro territorio a livello nazionale e internazionale, con particolare attenzione alla produzione alimentare e vinicola di alta qualità (come vedete questa parola, “qualità”, ricorre spesso…).

Ma sarà anche un anno all’insegna della cultura: non ho ancora citato il LAC – ormai assurto a solido referente culturale e assestato nelle sue componenti gestionali – ed è il momento di farlo. Il Museo d’arte della Svizzera italiana, infatti, ha in cartellone due mostre di grandissimo richiamo: la prima, prevista in primavera è dedicata a Pablo Picasso: saranno esposte circa centoventi opere del genio rivoluzionario che ha scomposto e ricomposto il mondo dell’arte.

Il prossimo autunno sarà poi il turno di un artista onirico e visionario: René Magritte.

A tutti voi chiedo di starci vicino e di sostenerci in questo progetto di città, di accompagnarci con benevolenza e senso critico, di avere fiducia nel futuro e portare - ognuno secondo la sua misura - il vostro contributo al bene comune.

A tutti voi auguro di avere sempre dentro la speranza verso qualcosa che possa rendere la vita migliore, anche nei momenti difficili. Abbiamo tante ragioni per continuare a credere nel futuro.

Grazie di cuore e ancora auguri di Buon Anno a tutti!

* sindaco di Lugano
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