CRONACA
Dipendente licenziata, Manor: "non prendiamo posizione su un caso singolo e che non ha nulla a che vedere con la nazionalità"
La storia raccontata qualche giorno fa ha suscitato molto scalpore. Il direttore del negozio di Vezia ci ha rimandato, per norme interne, all'ufficio delle relazioni pubbliche, che garantisce "non favoriamo in nessun modo l'assunzione di lavoratori frontalieri a discapito dei residenti ticinesi"
CRONACA

Licenziata dopo vent'anni, "perché non mi lasciano il mio posto, che sono di qui? I capi sono frontalieri, come almeno metà del personale. E sinora ho taciuto"

03 NOVEMBRE 2017
CRONACA

Licenziata dopo vent'anni, "perché non mi lasciano il mio posto, che sono di qui? I capi sono frontalieri, come almeno metà del personale. E sinora ho taciuto"

03 NOVEMBRE 2017
VEZIA – La storia della dipendente licenziata dalla Manor di Vezia dopo avervi lavorato 20 anni, che ci ha voluto raccontare la sua rabbia e le sue sensazioni, ha avuto un enorme risalto, creando grande disappunto e partecipazione.

Qualcuno ha chiesto di sentire anche l’altra campana. Noi, subito dopo aver parlato con la donna, abbiamo contattato il direttore da lei citato e accusato di aver rovinato il clima all’interno del negozio, il quale andrebbe peggio degli altri della catena a causa sua. Si tratta di un frontaliere, che secondo la donna favorirebbe sue conoscenze, mentre nessuno tiene conto delle spese dei residenti, che spesso sono stati lasciati a casa per primi.

Siamo riusciti questa mattina a metterci in contatto con lui, che ci ha spiegato come le norme della Manor non gli permettono di commentare, non solo questa vicenda, ma di parlare in generale, rimandandoci all’ufficio delle pubbliche relazioni.

Esso, su sollecitazione, ha ribadito che “Manor non favorisce in alcun modo l’assunzione di lavoratori frontalieri a scapito dei residenti ticinesi. Per ogni ricerca di personale, Manor s'impegna sempre nel fare un'attenta ricerca per trovare il candidato che corrisponde nel miglior dei modi al profilo ricercato e che possieda le capacità ed esigenze richieste. Seguiamo questo principio per le assunzioni ma anche per le opportunità di crescita e sviluppo dei nostri collaboratori”.

E per quanto riguarda i licenziamenti, si segue la stessa logica?, abbiamo provato a incalzare, chiedendo pure se il clima è pesante come ha raccontato la dipendente. “Manor non desidera prendere posizione su un caso in particolare e che non ha nulla a che vedere con una questione di nazionalità”, ci è stato risposto. E di più non abbiamo potuto sapere.

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