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Cronaca
22.03.2018 - 21:570
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Era solo un divertimento". Nei guai l'unico responsabile dei botti nel Bellinzonese: è anche accusato di furto, danneggiamento e violazione di domicilio

Il procuratore pubblico Capella ha ceduto l'incarto alla collega Pedretti che lo stava già indagando per i tre reati, cui si aggiungono disturbo alla quiete pubblica, infrazione alla legge federale sulle armi e sugli esplosivi. Acquistava i petardi in Italia e li riassemblava per avere botti più potenti

BELLINZONA – È stato al centro delle discussioni per settimane, a Bellinzona. Provocava botti che tenevano col fiato sospeso gli abitanti di diverse zone, durante la notte. E lo faceva per puro e semplice divertimento.

Questo è emerso dall’inchiesta a carico del 19enne fermato a inizio marzo per i botti nella zona. Il giovane è l’unico colpevole: malgrado abbia indicato diversi nomi di conoscenti, essi, interrogati, hanno mostrato di non avere niente a che fare.

Un divertimento senza secondi fini (si era pensato a rabbia o vendetta) che può costare caro al ragazzo, che  è accusato di disturbo della quiete pubblica, danneggiamento, infrazione alla legge federale sulle armi e sugli esplosivi. Acquistava, a quanto pare, i petardi in Italia e li assemblava per far sì che i botti fossero più potenti.

Intanto si è scoperto che Pamela Pedretti aveva già aperto un procedimento penale per furto, danneggiamento e violazione di domicilio.

Ha ammesso le sue responsabilità ed è stato affidato ai servizi sociali. 
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