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Cronaca
06.08.2018 - 16:380

Luganese, un post "depresso" su Facebook e la visita della polizia a casa

Visita inaspettata per un giovane del Luganese nella giornata di domenica. "Uno non può raccontare le proprie emozioni che si ritrova gli agenti in casa"

LUGANO – Ha scritto un post “depresso” su Facebook e si è ritrovato a dover aprire la porta di casa alla polizia. È quanto successo nella giornata di ieri, domenica 5 agosto, a un giovane del Luganese.

Il ragazzo ha raccontato agli amici sul social la difficoltà di vivere con una disabilità. Uno sfogo personale che ha sicuramente insospettito un qualche utente del web che a sua volta ha allertato la polizia.

“Mi sembra – racconta il ragazzo a Ticinonews – che si dia troppa importanza a Facebook. Uno non può raccontare le proprie emozioni che si ritrova gli agenti in casa perché qualcuno ha fatto una segnalazione”.

“Ringrazio – continua – chi si è preoccupato per me, ma la prossima volta prima di chiamare la polizia contattatemi, almeno evitiamo interventi inutili e magari facciamo pure due chiacchiere”.

Il giovane del Luganese ha spiegato al portale che “una volta chiesti i documenti, gli agenti hanno voluto sapere se stessi bene o se avevo bisogno d’aiuto”.

“Una volta spiegato – conclude – che non soffro di depressione, mi hanno salutato gentilmente e sono andati via”.

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