COLDRERIO – Proseguono le indagini in merito al furto di circa 300mila franchi al bancomat di Coldrerio, fatto esplodere nella notte fra giovedì e venerdì. A partire da Stefano Piazza, da noi citato, sono parecchi ad aver ipotizzato legami con bande che agiscono nel Nord Italia: l’esperto di terrorismo islamico aveva parlato di ex militari dell’Europa dell’Est, ben addestrati all’uso di esplosivi.
Sono realmente le stesse persone, o sono quanto meno collegabili?
Emergono, come riporta La Regione, tre colpi avvenuti in modo simile la notte prima. E se uno appare lontano geograficamente, gli altri potrebbero invece avere la stessa mano.
Alle 3 circa della notte fra mercoledì e giovedì, dei malviventi hanno fatto esplodere un bancomat di Macallo con Casone, un’ora dopo uno a Melzo. Fra i due paesi vi sono una cinquantina di chilometri, e Macallo dista a sua volta una settantina di chilometri da Coldrerio.
Il terzo colpo è più difficilmente collegabile, perché avvenuto a Palazzolo Sull’Oglio, ma nulla è da escludere.
Si tratta, dunque, di criminalità transfrontaliera? Le indagini lo diranno.