BELLINZONA – Se il quadro emerso ieri dalle parole dell’accusa, durante il processo per l’ex funzionario del DSS, era da brividi, la difesa tratteggia uno scenario del tutto diverso.
“Sembra un’Anna Karenina scritto male”, ha detto della testimonianza di una delle vittime l’avvocato difensore dell’uomo.
La ragazza non era una minore dal punto di vista sessuale e secondo la difesa la relazione era consensuale: nessuno l’avrebbe mai costretta a fare nulla.
I club di scambisti? L’accusato ci sarebbe andato ma non con lei, anzi glielo avrebbe raccontato parlando del proprio passato.
Per l’avvocato Giovannettina, molte sono le incongruenze fra i racconti delle due parti, ma nella requisitoria si è voluto dare ascolto solo all’accusa, a un racconto a suo avviso con diversi passaggi oscuri che cozzano con quanto affermato dal suo assistito, e troppo emozionale.
È vero, ha aggiunto, che ci fu un tentativo di suicidio. Ma non fu per nulla simulato e non collegato all’addio da parte della giovane all’uomo.
Ha insistito poi sulla personalità della ragazza, giudicata da molti una leader. “Sembra strano che non sia riuscita a staccarsi dal mio assistito”, ha specificato.
La sentenza è attesa attorno alle 18. L’accusa chiede 4 anni di reclusione.