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Cronaca
07.02.2019 - 14:190

Le droghe "per farla sciogliere" e gli scambisti. Alcuni dettagli shock dell'atto d'accusa contro l'ex funzionario

"Ha portato in Italia e dato in pasto a una coppia di suoi amici scambisti una ragazzina appena diciottenne (...), le hanno fatto...", sono passaggi sconvolgenti di quanto scritto dal Procuratore Pubblico

BELLINZONA – La condanna dell’ex funzionario del DSS ha dato vita a una marea di polemiche. Dal celare o render noto il nome (la deontologia ci impone di non usarlo, i motivi sono stati spiegati, giusti o sbagliati che siano…) alle responsabilità di chi sapeva e non ha fatto nulla.

Ivan Pau-Lessi si è autosospeso dalla carica in Consiglio della Magistratura, pur chiarendo che nessuno gli aveva parlato di abusi sessuali.

Quel che resta della vicenda è quanto hanno vissuto le vittime da un uomo che non andrà in carcere. Delle versioni concordanti si è parlato in aula: per la difesa, un’Anna Karenina mal replicata, per l’accusa atti gravissimi. Dalla manipolazione psicologica, col tentativo di suicidio (l’atto d’accusa però parlerà di semplici taglietti ricuciti senza problemi da un’amica ginecologa) per costringere la ragazza del momento a non farsi lasciare all’infilare le dita nella vagina di una giovane durante una manifestazione cinematografica senza fermarsi di fronte alle lacrime di lei.

Molto è prescritto, essendo passati 15 anni. Tanto tempo è servito a chi si è trovato a subire per rielaborare e avere il coraggio di denunciare. Chi sapeva, è vero, poteva muoversi prima.

A sconcertare e forse a essere passati, nel bailamme delle polemiche, sono i dettagli. Tuto Rossi ha riportato alcuni stralci dell’atto d’accusa, e chi scrive è rimasta particolarmente sconvolta da un passaggio.

Ricordate quando si parlava di rapporti con scambisti, in Italia? Rapporti a cui una giovane, forse maggiorenne all’epoca, fu costretta?

Ecco cosa dice l’atto: “Con almeno una ha avuto frequentazioni intime; ha poi individuato quella più fragile che un paio d’anni dopo ha portato a casa sua, l’ha drogata e costretta a subire l’atto sessuale. Ha poi portato in Italia e dato in pasto a una coppia di suoi amici scambisti una ragazzina appena diciottenne, e dopo averle fatto assumere droga “per farla sciogliere di più”, le hanno fatto…” (e non vengono indicati i dettagli per delicatezza, ma si sottolinea il “le hanno fatto”, plurale). 

Dunque, l’ex funzionario è stato accusato anche di aver usato delle droghe sulle vittime.

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