MUZZANO – Quando si parla di omosessualità e di famiglie arcobaleno, la tensione è sempre alta. Negli scorsi giorni ha tenuto banco l’evento dedicato alle famiglie a Verona, ieri ha fatto discutere la lettera di un lettore pubblicata dal Corriere del Ticino.
Il signore in questione, Fernando Filippi di Airolo, non vede assolutamente di buon occhio che una coppia omosessuale abbia figli, ma nemmeno l’omosessualità in sé.
Partendo dai figli: “Come è evidente e incontestabile, dall’unione di due persone dello stesso sesso non può derivare alcuna prole. Esse sono di per sé sterili, inidonee a generare autonomamente. In altre parole, da una coppia di omosessuali non possono nascere dei figli nel senso pieno del termine. Si possono, caso mai, produrre, ricorrendo agli artifici innaturali e disumanizzanti escogitati e messi in pratica in tempi recenti (come l’utero in affitto e altre amenità), dei figli fittizi o tali soltanto a metà, ovvero ottenuti senza il concorso di tutti e due i «genitori» o i partner, come attualmente si usa dire. Non è dunque lecito mettere sullo stesso piano unioni fra omosessuali, di per sé sterili, e connubi fra persone di sesso diverso”.
Non risparmia poi parole dure verso chi ama persone dello stesso sesso. “Per quanto attiene all’omosessualità in quanto tale, è pacifico che essa, se congenita, non può essere considerata una colpa ma che nemmeno può essere tenuta come qualcosa di positivo. Essa più che un «orientamento» o una variazione equivalente all’eterosessualità (come taluni vorrebbero) è, propriamente, un difetto, una menomazione, un disordine e, per ciò stesso, un male. È un po’ come voler pretendere che nascere senza un arto o una qualche malformazione sia pressoché la stessa cosa che nascere integri. Non per nulla la pratica omosessuale è sempre stata percepita, dal sentire comune, come qualcosa di innaturale, di sconveniente”.
E per finire, spiega come “la sacra scrittura condanna senza eccezioni la pratica dell’omosessualità (oltre che, almeno implicitamente, le manipolazioni genetiche), in quanto incompatibile con l’ordine della creazione”.
Una lettera che ha indignato diverse persone. Qualcuno ha scritto alla redazione del Corriere per protestare, ricevendo la seguente risposta: “sull'edizione di domani potrà leggere la nostra presa di posizione in merito all'opinione del lettore Fernando Filippi. Grazie averci contattato".