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Cronaca
23.07.2019 - 11:300

Non è un luogo comune: per sfuggire dal caldo, andiamo in montagna!

La differenza rispetto alla forte ondata di caldo di giugno è che ad alte quote le temperature saranno anche di cinque gradi inferiori. Della Bruna di MeteoSvizzera spiega perchè per ora è stata diramata l'allerta di grado 3 e non 4

BELLINZONA – La canicola torna a opprimere il Ticino: fa caldo, indubbiamente. È afoso, il sole è schermato dall’umidità, il cielo non è azzurro ma velato, i valori di ozono sono elevati. Ieri in diversi luoghi del Cantone ha superato di una volta e mezza il limite!

In giugno l’allerta è arrivata anche al grado 4, questa volta non succederà, secondo i metereologi. Sino a venerdì è stata diramata quella di grado 3, comunque elevata. Ma che differenza c’è rispetto al mese scorso? La temperatura della massa d’aria in montagna sarà addirittura di 5 gradi inferiore a giugno, dunque lì non sarà canicola vera e propria. Non è un luogo comune, dunque: questa volta davvero si starà meglio ad alta quota. 

E mancherà la tendenza favonica, ovvero il vento caldo, del mese scorso.

“Il fenomeno in sé è normale, per questo periodo, ma abbiamo comunque emanato l’allerta di livello 3 perché l’intensità sarà più alta di quella sopportabile dal corpo umano. L’indice di calore – che combina da una parte la temperatura dall’altra l’umidità relativa – ha infatti superato la soglia di riferimento, fissata a quota 90. Sopra a 90, scatta l’allerta di grado 3, mentre per il grado 4 bisogna oltrepassare quota 93, ma per cinque giorni consecutivi”, ha spiegato al Corriere del Ticino Guido della Bruna, di MeteoSvizzera. E dunque, difficilmente si arriverà al grado successivo di allerta: bisognerebbe superare quota 93 per cinque giorni consecutivi, mentre giovedì potrebbe piovere in montagna e venerdì anche a basse quote. 

Insomma, dobbiamo scappare in montagna!

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