BELLINZONA - Il PPD va all’attacco di Norman Gobbi. Tema: la nuova imposta di circolazione. Gli azzurri, infatti, si oppongono alla proposta di riforma del ministro delle istituzioni, attualmente al vaglio del Gran Consiglio, e intendono portare in votazione l’iniziativa popolare “Non siamo Bancomat”, per la quale sono state raccolte 23 mila firme.
Ad annunciarlo, con un post su Facebook, il presidente Fiorenzo Dadò, che picchia duro contro il Consigliere di Stato leghista definito “un clone di Greta Thunberg mal riuscito e anti sociale”.
Secondo Dadò la nuova imposta di circolazione è “quasi peggio della prima, talmente è iniqua e anti sociale”.
“In pratica - spiega il leader pipidino - chiede un ulteriore sforbiciata alle tasche dei cittadini già in difficoltà, cioè di raddoppiare l'imposta di circolazione delle auto immatricolate prima del 2009 (perché secondo lui e i suoi esperti fanno pietà e inquinano come se non ci fosse un domani), che sono notoriamente ancora usate da chi l’auto la deve sfruttare fino alla fine e non ha certo i soldi per comprarsi la Tesla, il Mercedes o il Porsche Cayenne”.
“Ma è proprio necessario - si chiede ancora Dadò - tartassare le persone più povere obbligandole a cambiare in fretta e furia l’auto prosciugandogli il portafoglio , per poi (come sappiamo che capita), quella vecchia rivenderla in Africa ad inquinare laggiù? Ma si dai, avrà pensato qualcuno, tanto dei polmoni di Etiopi, Pigmei e Tuaregh chissenefrega…”.
“Morale leghista 4.0 - conclude il presidente del PPD - Non ti puoi permettere un'auto nuova in Ticino? Sei povero e fai fatica a campare e non puoi cambiare l’auto subito? Allora paga! Oppure, prendi l’ombrello se piove... e vai a piedi.
Certo che ne è passata d’acqua sotto i ponti dai tempi della tredicesima avs per i nos vecc… Di fronte a tanta iniquità e insensibilità contro la gente che fa fatica, andremo certamente in votazione con la nostre iniziative popolari “Non siamo Bancomat” per la quale avevamo raccolto La bellezza di 23 mila firme. Poi sarà la popolazione , i cittadini ticinesi, la Nosa Gent di Nano Bignasca memoria, a dire l’ultima parola”.
La replica di Norman Gobbi
E stamane, sempre tramite social, è arrivata la replica di Norman Gobbi. Pur senza mai citare Dadò il ministro fa le sue precisazione su quelli che definisce “alcuni post fuorvianti”
“Il nuovo calcolo per l’imposta di circolazione delle automobili - spiega - nasce con molteplici obiettivi, tra cui figura quello della semplificazione della formula, la volontà di creare una base di calcolo più solida e prevedibile, favorire le automobili a basso impatto ambientale e soprattutto eliminare quelle grandi differenze di importo che, in alcuni casi, penalizzavano fortemente determinate tipologie di vetture nel confronto con gli importi pagati in altri Cantoni”.
“Le automobili più datate - aggiunge Gobbi - sono, come prevedibile in virtù del progresso tecnologico, maggiormente inquinanti rispetto agli stessi modelli sviluppati e commercializzati in tempi più recenti. La crescente sensibilità ecologica ha visto tutti gli attori concordi nel considerare le emissioni (il CO2) quali criterio principale per il calcolo della nuova imposta di circolazione. Alcune automobili, in particolare le più recenti e meno inquinanti, vedranno quindi ridursi l’imposta di circolazione rispetto al metodo di calcolo attuale, il tutto per favorire - nella scelta di un’automobile – l’acquisto di un modello o di una motorizzazione maggiormente rispettosa dell’ambiente.
Ovviamente nell’elaborazione della nuova formula abbiamo rilevato che alcune automobili più datate sarebbero state confrontate con un incremento dell’imposta di circolazione. Tuttavia un rapido confronto tra modelli equivalenti ma distanti tra loro anche oltre una decina d’anni ha messo in evidenza che la differenza d’importo annuale tra gli stessi si assesta di regola a non più di qualche centinaio di franchi. L’aumento delle vetture più anziane, che in alcuni casi arriva appunto a qualche decina di franchi al mese (ma sono anche molti i casi in cui l’importo resta pressoché invariato o, addirittura, diminuisce), non è tale da “costringere” i proprietari di vetture più datate a cambiarle con una più nuova (e del resto la differenza di valore tra una vettura con oltre dieci anni a una “nuova” non giustificherebbe tale scelta e da un punto di vista economico). La nuova formula è invece stata pensata affinché, qualora un conducente si trovi confrontato nella scelta di acquisto per una vettura, indipendentemente dal valore e dall’età dell’auto, venga incentivato nell’acquisto di quella più rispetto dell’ambiente”.