CRONACA
"Vorrei del ghiaccio". "Sì ma è a pagamento". Tra acqua del rubinetto e prezzi, non tutti sono in chiaro
L'acqua del rubinetto dovrebbe essere data gratuitamente, però non tutti lo fanno: alla Capanna del Monte Bar parlano dei costi di pompaggio della stessa. E in un grotto, anche se il conto è di 300 franchi, il ghiaccio non è a gratis

BELLINZONA – Il bicchiere d’acqua del rubinetto deve essere fornito gratis, al ristorante? E i cubetti di ghiaccio? La caraffa dovrebbe essere gratuita, per il ghiaccio non c'è una regola, ma non è così evidente per tutti. Lo si evince da tre lettere inviate a La Borsa della Spesa, il giornale dei consumatori.

Un lettore è felice perché “alla capanna Cadagno (ottima cucina) l’acqua arriva in tavola ancora prima dell’ordinazione! Naturalmente gratuita”. Un altro, invece, decisamente meno. “Alla capanna del monte Bar abbiamo pranzato in due. Ho pagato e ho messo lo scontrino nel portafoglio senza guardarlo. Rientrato a casa mi sono accorto, con disappunto, che oltre alla birra é stata fatturata anche la caraffa d’acqua del rubinetto (3 franchi). Mi spiace che non la offrano tenendo conto che si è consumato comunque un pranzo”.

La redazione ha scritto alla capanna del Monte Bar, facendo notare come avrebbero dovuto dare l’acqua gratuita. “Dalla capanna rispondono che“purtroppo, dopo aver fatto due conti su quanto ci costa pompare l’acqua fin quassù, abbiamo dovuto rivedere le cose almeno per quello che riguarda la caraffa d’acqua servita al tavolo da una persona dello staff”. Viene però aggiunto che vi è “una fontana in mezzo alla sala ad uso gratuito e illimitato”. Forse allora, invece di far pagare (illecitamente) l’acqua, si potrebbe invitare gli avventori a riempirsi da soli la caraffa alla fontana”, si legge.

E il ghiaccio? Ecco una testimonianza. “Sabato sera in un grotto nel Mendrisiotto. Eravamo un gruppo di 8 persone e abbiamo chiesto una caraffa d’acqua del rubinetto e dell'acqua gassata. Siccome l'acqua della caraffa era poco fresca, abbiamo chiesto se potevamo avere del ghiaccio. La risposta della cameriera ci ha lasciati di stucco: il ghiaccio è a pagamento. Ho rinunciato chiedere il prezzo al cubetto e al ghiaccio. Non bisogna inoltre dimenticare che il conto che abbiamo pagato si aggirava sui 300 franchi. Cosa ne pensate?”

La risposta: “Ad onor del vero, la legge prevede che, con un pasto principale, l’esercente debba fornire gratuitamente l’acqua ma non si parla di ghiaccio. Tuttavia mettere a disposizione qualche cubetto di ghiaccio gratis soprattutto durante le calde giornate estive e a maggior ragione se il conto finale è a 3 cifre, dovrebbe essere un gesto spontaneo e di cordialità verso la clientela. Abbiamo suggerito a chi ci scrive di segnalare il caso a GastroTicino per avere il loro parere. Benché sia trascorso più di un mese non abbiamo ancora alcuna risposta”.

A volte basterebbe il buon senso…

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