BERNA - “La bicicletta come mezzo di trasporto e per il tempo libero è in grande diffusione. In totale in Svizzera ce ne sono più di 6 milioni. Serve però una rete nazionale di vie ciclabili sicure, veloci, comode e ben segnalate che facilitino gli spostamenti tra gli agglomerati”. Parole di Rocco Cattaneo che ha inoltrato un postulato con il quale incarica il Consiglio federale di esaminare la possibilità di sviluppare una rete nazionale di vie ciclabili tra gli agglomerati svizzeri.
Una tale infrastruttura permette prima di tutto di alleggerire il trasporto privato e pubblico lungo i tragitti quotidiani nei momenti di punta, specialmente quello pendolare. Secondo, apporta benefici all’ambiente, dato che il 32% delle emissioni di CO2 in Svizzera è causato dal traffico motorizzato. Terzo, potrebbe pure rappresentare un’attrattiva turistica per chi utilizza la bicicletta come mezzo per il tempo libero.
Nello specifico si chiede di illustrare concrete proposte di percorsi realizzabili, la suddivisione delle competenze a livello federale e cantonale nella progettazione e nella realizzazione, le modalità di finanziamento, i tempi di realizzazione e una valutazione dei benefici ambientali derivanti dall’utilizzo dell’infrastruttura. Il momento politico per una simile analisi secondo Cattaneo è quello giusto. È stato dunque posto anche un termine di elaborazione dello studio, entro la fine del 2020.
“Una rete nazionale di vie ciclabili potrebbe senz’altro contribuire a dare uno stimolo importante pure al nostro Cantone, che nello sviluppo della mobilità ciclabile evidenzia un marcato ritardo rispetto al resto della Svizzera. Penso in particolare al Sottoceneri, a un collegamento diretto e sicuro tra Chiasso, Mendrisio e Lugano.”