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06.03.2020 - 11:150

Sì del Consiglio federale allo studio di fattibilità per una rete nazionale di vie ciclabili sicure e veloci tra gli agglomerati urbani

La soddisfazione di Rocco Cattaneo: “Lo sviluppo di una rete nazionale favorirebbe anche gli spostamenti nel Canton Ticino, in particolare nel Sottoceneri, con un collegamento diretto e sicuro tra Chiasso, Mendrisio e Lugano". Ma non solo...

BERNA - Il Consigliere nazionale Rocco Cattaneo si ritiene soddisfatto di questo primo passo del Consiglio federale nei confronti della sua richiesta di intraprendere uno studio di fattibilità sulle reti ciclabili, dicendo dunque sì allo studio di fattibilità per una rete nazionale di vie ciclabili sicure e veloci tra gli agglomerati urbani. Il 12 febbraio 2020 infatti, a distanza di due mesi, il Consiglio federale ha discusso e accolto il postulato 19.4631 del Consigliere nazionale, Rocco Cattaneo, che chiedeva di esaminare, tramite uno studio di fattibilità, la possibilità di sviluppare una rete nazionale di vie ciclabili sicure e veloci tra gli agglomerati svizzeri. Il rapporto sarà presentato alla fine del 2021.

“Lo sviluppo di una rete nazionale favorirebbe anche gli spostamenti nel Canton Ticino, in particolare nel Sottoceneri, con un collegamento diretto e sicuro tra Chiasso, Mendrisio e Lugano. L’importanza della realizzazione di infrastrutture protette e illuminate nel nostro cantone offrirebbe uno stimolo verso una maggiore mobilità lenta”, sottolinea Rocco Cattaneo.

Facilitare gli spostamenti tra gli agglomerati e i centri urbani, in modo sicuro e anche diretto attraverso l’utilizzo della bicicletta, porterebbe ad una grande rivoluzione dei trasporti in Svizzera. In questo modo si ridurrebbero non solo il traffico automobilistico e l’affollamento negli orari di punta dei mezzi di trasporto, ma anche le emissioni di CO2 (il 32% delle emissioni di CO2 in Svizzera è causato dal traffico motorizzato), quindi si avrebbe un minor tasso di inquinamento.

L’utilizzo della bici, come già conosciuto scientificamente è un mezzo adatto a tutte le età, apporterebbe dei benefici maggiori alla salute e favorirebbe un maggiore movimento.

Molti parlano già di una Svizzera “Veloland”, che con la realizzazione di piste ciclabili dirette e sicure potrebbe riscuotere un grande interesse da parte dei turisti e degli appassionati delle due ruote (biciclette). La Svizzera, già conosciuta per i suoi paesaggi da cartolina, diventerebbe meta ideale per gli spostamenti in bicicletta e rafforzerebbe il suo swissness anche rispetto una cultura della bici.

Una tendenza che sta riscuotendo sempre più successo sul territorio elvetico è la vendita delle bici elettriche. Anche rispetto all’utilizzo dell’e-bike si sta valutando a livello politico quali infrastrutture realizzare che possano garantire e incentivare la mobilità lenta in modo sicuro.

Si attende la fine del 2021 per conoscere gli esiti dello studio di fattibilità e comprendere l’efficacia della realizzazione di infrastrutture nazionali ciclabili, che possano rendere sicuri gli spostamenti dei ciclisti e velocizzare i tempi di percorrenza tra un agglomerato ed un altro.

In breve

Il 20 dicembre 2019 il Consigliere nazionale Rocco Cattaneo inoltrava il postulato “Rete nazionale di vie ciclabili sicure e veloci tra gli agglomerati svizzeri” al Consiglio federale chiedendo “concrete proposte di percorsi realizzabili, la suddivisione delle competenze a livello federale e cantonale nella progettazione e nella realizzazione, le modalità di finanziamento, i tempi di realizzazione e una valutazione dei benefici ambientali derivanti dall’utilizzo dell’infrastruttura”.

Il 12 febbraio 2020 il Consiglio federale riconosce l’importanza delle vie ciclabili e “si ritiene pronto entro la fine del 2021 a presentare un rapporto per analizzare un’ipotesi di progettazione, costi e benefici di una rete nazionale di percorsi ciclabili sicuri e veloci tra gli agglomerati e i rispettivi centri”.

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