CRONACA
Il dolore per Muli: "Ora i tuoi genitori ti possono riabbracciare, orgogliosi di te". Forse un malore la causa dell'incidente
A nulla sono servite le richieste di aiuto di chi era sulla motoslitta col il 40enne, quando sono giunti i soccorsi era già morto. Si era preso cura della famiglia alla morte del padre e si era sposato lo scorso anno, era papà di due bambine

LUGANO – Sono i giorni del dolore per la scomparsa improvvisa di Flamur Krasniqi, deceduto dopo un incidente in motoslitta. Il 40enne aveva finito di cenare coi colleghi dell’AMAG di Lugano e aveva deciso di prolungare la serata con una risalita notturna. Purtroppo gli è stata fatale.

 Le cause e la dinamica dell’incidente sono ancora al vaglio dell’inchiesta, confermano i Carabinieri di Clusone. Un’ipotesi potrebbe essere un malore che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo, che aveva già usato. I compagni di avventura dell’uomo, tra cui anche un responsabile della società che gestisce e noleggia i mezzi, hanno chiesto aiuto a chi si trovava presso il Rifugio Magnolini ma i soccorritori hanno solo potuto constatare la morte di Krasniqi.Si era sposato l’anno scorso e lascia due bambini piccoli, rendendo ancor più terribile il tutto. Di lui raccontato che si era speso per la famiglia d’origine, mamma, due sorelle e un fratello, dopo la morte del padre. Era di origine kosovara

La sua bacheca social è invasa da persone che vogliono ricordarlo, per aver avuto a che fare nel lavoro, nel calcio e nella vita.

"Particolarmente toccante il messaggio di Alessandro Veletta, tenore e recordman nelle acque fredde. Ho sfidato la chiesa, e tu che sei di religione mussulmana mi hai fatto da testimone alle mie nozze, perché volevo che tu fossi stato il mio testimone. Perché sei sempre stato un amico e un uomo con le palle, hai portato avanti con le tue forze la famiglia dopo la perdita del papà. Ti ho sempre ammirato, e te l'ho sempre detto, sei arrivato qui, e ti sei fatto il c--o per arrivare dove sei arrivato e tante persone erano solo invidiose per quello che sei diventato. Io no, ero orgoglioso di te, faccio fatica a scrivere amico mio. Le prime partite a due campi al calcetto,eravamo ragazzini, i nostri litigi, le nostre serate in discoteca, week end a Rimini e Toscana, le cene che facevamo a casa tua dove tua mamma ci viziava con il burek e i baklava. Il matrimonio di tua sorella e poi i tuoi 40 anni trasformati in nozze, che sorpresa all'anima. Quante cose meravigliose passate insieme. Eravamo i maranza boys, eravamo un bel gruppo d'amici. E ora sto male da quando ho ricevuto la notizia.  Mi fa male il cuore amico mio, nel momento del bisogno ci sei sempre stato, sempre. Devo dirlo a mia mamma e non so come fare, Muli, lei ti voleva bene come un figlio. Ovunque tu sei in questo momento amico mio di sicuro so che sei nel mio cuore. Ti voglio bene fratello. Adesso I tuoi genitori ti possono riabbracciare ed essere orgogliosi del figlio che hanno avuto".

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