BELLINZONA – Oggi, tra mille polemiche, sono riprese le lezioni nelle scuole ticinesi. Nemmeno una petizione online è servita: ma perché questa scelta?
“Non si è deciso di chiuderle perché non siamo in quella fase dell’epidemia, non è escluso che più avanti si possa fare per rallentarla”, ha spiegato in un video pubblicato sulla pagina YouTube del Cantone il Medico Cantonale Giorgio Merlani. “Se si chiudono le scuole, i bambini restano a casa e i genitori devono occuparsi di loro, creando così le scuole informali: ovvero le mamme che possono occuparsi tengono bambini di varie età, in numeri più grandi di quelli di una classe, con rischio maggiore. Oppure vengono accuditi dalla nonna, mettendo in pericolo una signora anziana”.
Per evitare picchi più elevati fra qualche tempo si potrà fare, ma non ora. Merlani sottolinea che i bambini raramente presentano decorsi gravi, dunque non serve una misura per proteggere i bambini. “Se e quando si farà, sarà a protezione della collettività e degli anziani”.
Oltretutto, dato che non si sa quale sarà l’evoluzione della malattia, secondo il Medico si