BERNA - Continuano le trattative tra GastroSuisse e il Consiglio Federale in merito alle norme per le riaperture di bar e ristoranti. Dopo aver concordato ieri che lasciare nome e cognome per gli avventori sarà facoltativo, oggi Massimo Suter annuncia un altro traguardo.
"Siamo al fronte oltre che a difesa degli interessi degli imprenditori anche per la salvaguardia dei posti di lavoro!!!!", commenta orgoglioso.
Questa volta il contatto è avvenuto con Guy Parmelin e concerneva il lavoro ridotto per chi a causa delle condizioni imposte non può aprire. "Un ristorante che per motivi plausibili non potrà aprire il 11 maggio ha ancora diritto al lavoro ridotto, se può dimostrare che la riapertura della azienda sarebbe associata a perdite e comporterebbe un aumento del rischio di licenziamenti o una chiusura permanente", spiega.
"Inoltre, è anche possibile rimanere chiusi per i seguenti motivi: Se è oggettivamente impossibile conformarsi alle misure igieniche richieste o se l'operazione è accessibile solo in misura limitata (perché è gestita solo con mezzi di trasporto che devono ancora rimanere chiusi)", termina.