BERNA – Swissmedic, l’Istituto Svizzero per gli Agenti Terapeutici, ha nominato il professor Alessandro Ceschi, primario e direttore medico e scientifico dell’Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera italiana dell’EOC e professore alla Facoltà di scienze biomediche USI, quale unico esperto esterno all’Autorità regolatoria nazionale nella “Swissmedic Taskforce COVID Pharmacovigilance”.
La taskforce si occuperà degli aspetti di sicurezza dei vaccini COVID-19 e dell’organizzazione di un sistema di monitoraggio intensivo e valutazione rigorosa delle eventuali reazioni avverse al vaccino che si dovessero riscontrare quando la popolazione verrà vaccinata.
Si tratta di aspetti essenziali, la cui rilevanza aumenterà per ovvi motivi prossimamente, per garantire che le conoscenze sulla sicurezza del vaccino continuino a progredire e ad essere affinate, a beneficio dei cittadini e della comunità.
Anche se gli studi svolti fino ad oggi su diverse migliaia di volontari non hanno evidenziato gravi problemi di sicurezza dei vaccini contro il SARS-CoV-2, sarà fondamentale mantenere alta la guardia quando l’uso dei vaccini, dopo l’approvazione da parte dell’Autorità nazionale, verrà esteso a tutta la popolazione.
Il fatto che i dati attualmente disponibili derivino da osservazioni negli studi clinici di durata limitata e che i vaccini saranno somministrati a milioni di cittadini, richiede l’attuazione di sistemi di monitoraggio intensivi.
Monitorare rigorosamente la sicurezza del vaccino e identificare precocemente eventuali effetti collaterali rari, determinandone incidenza e fattori di rischio, sarà essenziale per attuare precauzioni o controindicazioni, come pure per fornire un’informazione attendibile e trasparente alla popolazione. La taskforce tratterà quindi aspetti fondamentali per garantire il successo del programma nazionale di vaccinazione.
La nomina del Prof. Ceschi nella taskforce permette di rafforzare la posizione dell’Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera Italiana, dell’EOC, e del Cantone in questo campo la cui importanza è destinata ad aumentare nel prossimo periodo. Il Centro regionale di farmacovigilanza dell’Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera italiana – che fa parte, insieme ai cinque centri situati negli ospedali universitari d’Oltralpe, della rete svizzera di monitoraggio della sicurezza dei farmaci – potrebbe infatti assumere un ruolo prominente a livello nazionale nel sistema di monitoraggio, valutazione e elaborazione dei casi di reazioni avverse al vaccino COVID che è attualmente in fase d’affinamento presso Swissmedic.