*Di Raoul Ghisletta
Il 24 novembre con una prima interpellanza -firmata anche dai consiglieri comunali Laura Méar, Tessa Prati, Nina Pusterla e Carlo Zoppi- chiedevo al Municipio di Lugano di chiarire la situazione relativa all’organizzazione del villaggio natalizio a Lugano dal 1.12.2020 a 6.1.2021 in Piazza della Riforma, decisa a maggioranza (4 a 3) contro il parere dell’Unità di coordinamento cittadina che opera per la tutela della delicata sicurezza sanitaria a Lugano. Nella stessa interpellanza domandavo all’esecutivo come intendesse inoltre gestire l’afflusso di persone nella Piazza Riforma e in altre piazze, evitando pericolosi contagi.
In data 4 dicembre 2020 ho sollevato in una seconda interpellanza -cofirmata dai consiglieri comunali Antonio Bassi, Nina Pusterla, Beatrice Reimann e Carlo Zoppi- il problema degli assembramenti notturni del finesettimana alla pensilina Botta Lugano Centro, nei bar in Piazza Riforma (in particolare vicino alle casette di servizio di alcuni ristoranti, dove si notavano persone non sedute come devono essere) e in Piazza Dante. Nell’interpellanza ho citato pure il Consiglio di Stato, che, rispondendo alla mia interrogazione parlamentare 6156, aveva indicato chiaramente come la competenza per definire la strategia atta ad evitare questi pericolosi assembramenti fosse compito esclusivo del Municipio di Lugano.
Oggi è chiaro che i segnali contraddittori lanciati dal Municipio di Lugano fin da quando ha deciso di organizzare i mercatini di Natale (lo ripeto, malgrado il parere contrario dell’Unità di coordinamento cittadina) sono stati un fallimento comunicativo completo. Agli occhi della gente non è infatti credibile un Municipio che da un lato fa allestire piani anticovid nel mercatino natalizio e dall’altro permette la presenza di numerose persone senza protezione in Piazza Riforma, mantenendo per due finesettimana di seguito un’attitudine lassista di fronte agli assembramenti della Lugano da bere davanti alle casette di servizio. Infatti anche sabato 12 e domenica 13 dicembre gli assembramenti sono proseguiti in Piazza Riforma e alla Pensilina. Per la Pensilina è stata inoltre ignorata la nostra proposta, avanzata a tutela di chi sale e scende dal bus, di controllare l’area della pensilina Botta nelle sere del finesettimana, limitando l’accesso ai soli possessori di un titolo di trasporto valido.
Chi si ammalerà di Covid a seguito degli assembramenti e il personale sanitario degli ospedali luganesi e sopracenerini sono quelli che pagheranno il tributo di questa fallimentare strategia della maggioranza del Municipio di Lugano, che ha rifiutato i consigli dell’Unità di coordinamento cittadina per la sicurezza sanitaria: una decisione sbagliata molto grave! Altro che gettare la colpa sugli altri!
*Presidente PS Lugano e consigliere comunale